
Nuova riunione a Modica del Comitato Pro Tribunale. All’ordine del giorno la relazione del portavoce Enzo Galazzo sull’attività del coordinamento nazionale avente per scopo la difesa della “giustizia di prossimità” attraverso la riapertura dei tribunali soppressi (Comitato del quale fanno parte il Sindaco Ignazio Abbate ed il presidente dell’associazione Confronto Enzo Cavallo e nell’ambito del quale lo stesso Galazzo è segretario nazionale) in attesa dell’incontro col Ministro on Alfonso Bonafede, richiesto nelle scorse settimane e che dovrebbe aversi prossimamente anche grazie alle apprezzate sollecitazione dell’on. Marialucia Lorefice .
Il comitato ha poi preso atto delle dichiarazioni rese alla stampa dal sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, in ordine all’ insussistenza di criticità della struttura dell’attuale Palazzo di Giustizia. “Una dichiarazione che non tiene conto della realtà e delle attestazioni ufficiali dei diversi uffici tecnici e giudiziari preposti. Sorprendente è poi l’affermazione del Sindaco in ordine alla verifica di stabilità della Struttura giudiziaria, iniziata nel 2016 e per sua stessa ammissione tutt’ora in corso, mentre continua ad accogliere, dipendenti, magistrati, avvocati ed utenti dell’intero territorio ibleo”.
1 commento su “Si è riunito il Comitato pro Tribunale di Modica. Polemica contro il sindaco di Ragusa”
Il titolo apparso sul quotidiano della Sicilia di oggi, dal titolo: “Ma che c’entra il Tribunale con le infrastrutture viarie? Così replica il Sindaco di Ragusa Cassi’, replicando al Comitato del tribunale di Modica, al comunicato fatto dal portavoce avv. Galazzo.
Un amministratore serio si deve occupare della sicurezza di qualsiasi infrastruttura frequentata dai cittadini, come scuole, uffici pubblici, ponti, strade e tribunali.
Il Sindaco di Ragusa, evidentemente non conosce, o fa finta di non conoscere, che al tribunale di Ragusa, ci sono criticità strutturali che portano in una nota a firma dell’allora presidente e del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Ragusa indirizzata al ministero e al Prefetto di Ragusa, dove si evidenziano oltre le criticità sopra riportate, vengono richiamate, i servizi di protezione e prevenzione, sicurezza, vigili del fuoco, via di fuga, operatori che lavorano in condizioni di disagio permanente, ecc. In oltre il Capo del Genio Civile produce una relazione sulle conseguenze di un eventuale collasso della struttura a seguito di eventuali fenomeni sismici, che propria Ragusa si trova in zona rossa. Ogni ulteriore commento appare superfluo. Fare finta che è tutto a norma è da ipocriti, forse in Italia ormai abituati a parlare di prevenzione dopo che accadono gli eventi, che servono solo a fare arrabbiare i cittadini, specialmente quando ci sono vittime e le autorità partecipano con le passerelle e con i volti rattristati e afflitti. Le autorità a cominciare dalla Prefettura devono intervenire in tempi rapidi e con estrema chiarezza cosa intendono fare e come mettere i cittadini che frequentano i pubblici uffici al riparo da ogni possibile evento calamitoso dì qualsiasi natura e senza girarsi dall’altra parte.