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D’Antona: “Il Comune di Modica per la differenziata rischia il commissariamento”

“Quando il 22 aprile scorso, con un documento pubblico, lanciammo l’allarme sui dati insignificanti della raccolta differenziata nel nostro comune rispetto ai risultati di altre realtà della provincia e della Sicilia non fummo ascoltati da una Amministrazione lanciata in campagna elettorale”. E’ l’ex consigliere comunale di sinistra Italiana, Vito D’Antona ad intervenire sulla questione igiene ambientale, nella fattispecie la differenziata a Modica.
“Oggi, il Comune di Modica, con la sua percentuale del 13,9% di raccolta differenziata registrata nel primo quadrimestre dell’anno, lontanissimo dall’obiettivo regionale del 65%, rischia il commissariamento e ai suoi cittadini potrebbe essere riservato un ulteriore incremento della tassa, già alta.
Infatti, in una recentissima nota della Regione Siciliana indirizzata al Comune di Modica, riportante i contenuti di una ordinanza regionale, premettendo la difficile situazione delle discariche siciliane, le quali non potranno accogliere oltre il 70% dei rifiuti attualmente prodotti, si impone a quei comuni che non raggiungono il minimo del 30% di differenziata, di stipulare un contratto entro il 31 luglio con una delle imprese che sono state scelte dalla Regione per trasferire i rifiuti in eccedenza all’estero.
Il Comune di Modica, quindi, sarà costretto a trasferire all’estero una quantità di oltre il 16% del totale prodotto, il cui costo aggiuntivo, sarà scaricato sui cittadini attraverso un aumento della Tari.
L’unica possibilità di evitare l’ulteriore balzello nei confronti dei cittadini è quella di raggiungere entro ottobre la percentuale del 30% di raccolta differenziata.
In questo senso occorre che, finita la campagna elettorale e archiviati gli slogan sull’efficienza amministrativa, il Sindaco si dia da fare per superare la nuova e più grave emergenza e la confusione che in questi mesi ha caratterizzato il tentativo mal riuscito di incremento della raccolta differenziata, caratterizzato da improvvise rimozioni e successivi riposizionamenti, in numero inferiore e di scarsa qualità, di cassonetti della indifferenziata, dal proliferare delle discariche in tanti punti della città, da informazioni insufficienti e di difficile interpretazione, da cassonetti della differenziata tolti e rimessi, che hanno visto in molti casi smarrimento e preoccupazione tra tanti cittadini, avviando viceversa una campagna di informazione seria e capillare sui comportamenti che ciascun cittadino deve tenere.
Riteniamo che i ritardi e le criticità non debbano essere pagati dai cittadini”.

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