E’ cominciata la stagione estiva affiorano parecchie difficoltà nella gestione dei servizi dell’ASP di Ragusa, a causa di diverse disposizioni di servizio su cui i sindacati lamentano il mancato coinvolgimento e “sulle quali la Direzione Generale si assume tutta la responsabilità”. “Sarebbe stato utile il confronto con le organizzazioni sindacali – incalzano Cgil, Uil, FSI, UGL, Fials e Nursind -. Ciononostante sentiamo il dovere di segnalare al Commissario, affinchè provveda a risolverle, alcune criticità in atto”. Mancanza di personale nella cucina dell’Ospedale di Vittoria e Modica, con il rischio di non garantire sempre il menù previsto dalla dieta; all’Ospedale di Comiso per mancanza di fisioterapisti il pomeriggio non si effettua il trattamento riabilitativo; presso l’ambulatorio di otorino di Comiso, per mancanza di personale infermieristico non si effettuano prestazioni ambulatoriali; la farmacia rischia la sospensione del servizio appena l’unica unità infermieristica presente andrà in ferie, se non viene sostituita; riduzione delle sedute operatorie all’Ospedale di Comiso per mancanza di anestesisti, con allungamento delle liste di attesa; centralino dell’Ospedale Busacca chiuso e dirottato presso la direzione sanitaria , ove gli operatori sanitari oltre a svolgere il loro lavoro hanno questo compito improprio; mancanza di personale tecnico e ausiliario alla Radiologia e Radioterapia di Ragusa, con il rischio di sospensione di alcuni servizi non legati all’emergenza;
la riorganizzazione del CUP di Ragusa avrebbe dovuto avere una maggiore informativa alla cittadinanza, per evitare difficoltà soprattutto alla popolazione anziana; la riabilitazione dell’Ospedale Busacca in grave sofferenza per numero inadeguato di OSS, nello specifico 5 unità in servizio, di cui una in ferie, che devono garantire l’assistenza ai 18 pazienti.
“Si rileva inoltre il mancato confronto sulla mobilità del personale infermieristico della lungodegenza di Scicli verso Modica e la mobilità del personale infermieristico di Comiso verso la RSA, senza tenere conto del regolamento sulla mobilità aziendale.
Per quanto riguarda le stabilizzazioni è chiaro che siamo soddisfatti per il raggiungimento dell’obiettivo dei lavoratori che da precari passano di ruolo, ma è anche vero che il Commissario, come gli altri suoi colleghi, sta semplicemente attuando le direttive dell’Assessorato alla Salute e avremmo gradito il coinvolgimento nella programmazione dei posti disponibili per rendere l’atto più appropriato.
Non capiamo infatti l’enfasi della Cisl FP su un atto dovuto, che oltretutto non modifica i numeri del personale in servizio e non risolve la sofferenza dei reparti e dei servizi.
Riteniamo opportuno, da parte di chi ha la competenza, la verifica dei L.E.A. (livelli essenziali di assistenza), al fine di garantire l’appropriatezza di cure e servizi”.
