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Pozzallo. Se questo è amore: Donne, Associazioni, Scuola e Istituzioni al confronto per dire no al Femminicidio.

Presentato in occasione del ventesimo anniversario della rinascita in cielo di Giovannella Tasca, vittima di femminicidio il 2 luglio del 1998, il primo Convegno sul femminicidio organizzato dalla nascente Associazione “In Cerca di Te” dal titolo “Se questo è Amore”, con lo scopo di aprire un dibattito costruttivo sull’argomento e di mettere a confronto le figure più rappresentative del territorio per contrastare tale fenomeno.

Il convegno si è svolto all’interno di una serata in memoria di Giovannella Tasca fortemente voluta dalla Associazione “In Cerca di Te”, nata dal comune desiderio delle sue fondatrici, Daniela Azzarelli e Paoletta Susino, di portare avanti il nome e la storia della giovane donna cui è stato spezzato in modo brutale e prematuro il sogno di un futuro fiorito e carico di speranze, perché il suo ricordo possa vivere come esempio per dire no al femminicidio e ad ogni forma di violenza sulle donne e ad ogni violenza di genere. Esempio che potrà vivere per sempre con l’intitolazione dell’aula Consiliare di Palazzo La Pira a Giovannella. Questa è la proposta che l’Associazione ha lanciato durante la serata e che è stata consegnata all’assessora ai servizi sociali Alessandra Azzarelli e alla Presidente del Consiglio comunale Quintilia Celestre.
Durante la serata, organizzata in collaborazione con il Comune di Pozzallo, l’Istituto comprensivo A. Amore, lo Sportello Antiviolenza “Fuori dall’ombra” e l’Associazione Casa delle Donne di Scicli, presente con una delegazione capitanata dalla sua coordinatrice Giovanna Giovannini, e di alcune aziende private che hanno aderito sostenendo gli sforzi economici necessari per la sua realizzazione, sono stati tantissimi i contributi e gli spunti di riflessione sul tema. Ma non sono mancate le emozioni per le parole espresse nella lettera della cugina di Giovannella, Daniela Azzarelli con la quale è stata aperta la serata e per la lettura della lettera immaginaria della stessa Giovannella vista dai ragazzi della III C dell’Istituto comprensivo A. Amore guidati dalla Professoressa Antonella Modica. L’Istituto scolastico rappresentato dalla dirigente scolastica Veronica Veneziano ha inoltre partecipato con l’Installazione, opera d’arte in genere tridimensionale, sul femminicidio durante la quale sono state raccontate le storie di Giselda Fallito, Maria Concita Russo, Rosetta Trovato, Noemi Durini, Deborah Rizzato, tutte vittime di femminicidio tra gli anni ‘50 fino ai nostri giorni. L’insieme è stato arricchito dai contributi di artisti locali che con la musica, la danza, la pirografia e la fotografia, hanno voluto anche loro essere presenti per dire il loro no al femminicidio.
I Temi del Convengo Se questo è Amore, Amore e Violenza Affontati dalla psicologa Viola Candiano dello Sportello Antiviolenza “Fuori dall’ombra” di Modica, dalla sua coordinatrice Santina Amato e dalla psicoterapeuta e terapeuta familiare Denebola Ammatuna, sono stati analizzati da un punto di vista medico, sociologico e legislativo, mettendo in luce i numeri di un fenomeno crudelmente attuale sul quale bisogna puntare i riflettori per risolvere il dato allarmante della assenza di denuncia da parte delle vittime di una violenza che nell’80% dei casi si consuma nell’ambiente familiare. Sono emersi anche la necessità di fare rete tra Istituzioni, anche religiose, politica, associazioni, scuola, forze di polizia e organi di informazione per combattere il fenomeno attraverso l’informazione e l’educazione dei giovani sin dalla prima infanzia
“Il sogno inseguito per anni da Daniela oggi si è finalmente concretizzato grazie alla sua perseveranza e la sua tenacia. Daniela non si è fermata davanti agli ostacoli che le si sono posti davanti. Non si è fermata davanti ai “non si può fare”. Oggi Daniela non è più sola”. – Afferma Paoletta Susino che ha presentato la serata e moderato il convegno sul femminicidio – Quando, diversi mesi fa, le nostre storie si sono incrociate, abbiamo scoperto di condividere lo stesso sogno”
“Da allora abbiamo condiviso un percorso faticoso, ma bellissimo che ha portato alla nascita del progetto “In Cerca di Te” al quale è intitolata la nostra associazione. – Daniela Azzarelli, cugina di Giovannella e ideatrice della serata – Dopo mesi di sacrifici, incontri, studio e duro lavoro, siamo riuscite insieme a formare una equipe di donne che, con le loro professioni, la loro esperienza, la loro sensibilità e soprattutto la loro capacità di trasmettere empatia si sono messe a disposizione per aiutare le donne e tutte le vittime di ogni forma di violenza e discriminazione. Perché nessuna si senta più sola”.

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