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“Potere al Popolo” arriva anche nel ragusano

Oltre trecento assemblee in tutto il paese in poche settimane. Migliaia di adesioni di organizzazioni politiche, collettivi, reti associative e ambientaliste, sindacati di base. Un movimento nato dal basso per dar voce ai lavoratori, ai disoccupati e ai precari, che sta raccogliendo consensi nell’elettorato di sinistra, da tempo orfano di un partito capace di incarnarne i veri valori e gli ideali.  È l’onda montante di “Potere al Popolo”, la nuova formazione di sinistra cui hanno aderito Rifondazione comunista, Pci, Sinistra anticapitalista e la piattaforma Eurostop, e che sta gettando solide basi anche nella provincia di Ragusa.

Nei prossimi giorni “Potere al Popolo” organizzerà un’assemblea territoriale nel ragusano per illustrare il programma – che prevede, tra i punti prioritari, l’abolizione del Jobs Act e della legge Fornero – e per presentare al pubblico le candidate al Senato e alla Camera per le politiche del 4 marzo nel collegio di Ragusa. Si tratta rispettivamente di Giovanna Giovannini, storica militante di Scicli, presidente della locale Casa delle donne, e di Sveva D’Antonio, 28 anni, napoletana di nascita ma modicana di adozione, alla sua prima esperienza elettorale, che costituisce un’importante novità nel panorama politico locale.

La sua candidatura, infatti, è salutata con interesse ed entusiasmo negli ambienti dell’arte e della cultura iblei, dove la giovane napoletana è ben nota per ragioni professionali. Laureatasi in Storia dell’Arte al Suor Orsola Benincasa di Napoli, dopo alcuni stage in gallerie d’arte a Napoli e a Bruxelles, ha iniziato a collaborare con la Galleria Laveronica di Modica. Nel 2016 ne è diventata contitolare. In questa veste ha promosso attraverso mostre, eventi e convegni, un’arte politica, impegnata nella lotta per i diritti civili, scomoda, capace di saltare fuori dagli schemi, pronta a scegliere da che parte stare. Una storia insolita, quella della D’Antonio: una storia di emigrazione al contrario, da Napoli a Modica, per inseguire una passione, divenuta poi una professione. L’obiettivo della sua candidatura oltrepassa l’appuntamento elettorale, poiché si prefigge un impegno a lungo termine per “ricostruire” un tessuto di partecipazione politica nel territorio. Proprio come è avvenuto nella città partenopea dove “Potere al Popolo” ha avuto origine.

Tutto è nato nel marzo 2015 con l’occupazione dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Napoli: un convento del Seicento adibito prima a caserma e poi carcere, tra il quartiere Sanità e il Vomero. Un centinaio di attivisti ha riconvertito lo stabile abbandonato in uno spazio sociale e culturale, il Centro sociale Ex Opg “Je so’ pazzo”. E in poco tempo è diventato un punto di riferimento per la città. Da lì è partito l’appello per la costituzione della nuova formazione di sinistra che punta al protagonismo di lavoratori, disoccupati, precari, giovani e donne. Anche nel ragusano, dunque, “Potere al Popolo” intende diventare un valido punto di riferimento per chiunque  abbia a cuore la difesa dei diritti e la lotta contro le ingiustizie.

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