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Scicli: maltrattamenti in famiglia, scatta il divieto di avvicinamento

Eseguita dai Carabinieri di Donnalucata l'ordinanza del GIP di Ragusa nei confronti di un 39enne accusato di reiterate violenze nei confronti dei familiari
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SCICLI, 26 Novembre 2025  – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del capoluogo ibleo ha emesso un’ordinanza che dispone l’applicazione di una misura cautelare nei confronti di un soggetto straniero, eseguita dai militari della Stazione Carabinieri di Donnalucata.

Il provvedimento riguarda un cittadino tunisino di 39 anni, il quale risulta “fortemente indiziato” – allo stato degli atti e fatto salvo il principio della presunzione di non colpevolezza sino alla condanna definitiva – di reiterati episodi di maltrattamenti in famiglia. Le condotte contestate, secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbero protratte fino al novembre 2025 e avrebbero incluso una serie di minacce, vessazioni e violenze sia fisiche che verbali.

Le indagini hanno preso il via in seguito a una denuncia-querela raccolta dai Carabinieri della Stazione di Donnalucata. I militari hanno avviato immediatamente gli accertamenti che, attraverso audizioni, riscontri documentali e altre attività investigative, hanno permesso di ricostruire un quadro ritenuto coerente con le dichiarazioni fornite dalle presunte vittime.

L’insieme degli elementi raccolti è stato ritenuto sufficiente dal GIP per disporre una misura cautelare immediata, volta a prevenire il rischio di nuovi episodi di violenza. La decisione, eseguita tempestivamente dai Carabinieri, mira a garantire un adeguato livello di protezione alla moglie e ai figli minori dell’indagato, i quali, in base agli atti, avrebbero vissuto in un clima familiare caratterizzato da forti tensioni e comportamenti prevaricatori.

La misura imposta è quella del divieto di avvicinamento alla parte offesa. Sebbene non preveda la detenzione, essa stabilisce rigidi limiti sia per l’avvicinamento fisico che per le comunicazioni, con l’obiettivo di annullare contatti potenzialmente rischiosi e tutelare l’incolumità delle vittime.

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