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Siccità, Confagricoltura Sicilia chiede interventi urgenti per il settore agricolo

Richieste di maggiorazione carburante agevolato e volumi integrativi per l'irrigazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Palermo – Confagricoltura Sicilia ha presentato in data odierna due richieste urgenti per sostenere il settore agricolo siciliano, messo a dura prova dagli effetti devastanti della crisi idrica che continua a colpire l’isola.

La Federazione ha formalmente richiesto all’Assessorato Regionale all’Agricoltura un incremento della dotazione di carburante agricolo agevolato per l’anno 2025, evidenziando come lo stato di emergenza legato alla siccità abbia determinato un significativo aumento dei consumi energetici nelle campagne siciliane.

Le necessità straordinarie derivano dall’utilizzo intensivo di attrezzature aggiuntive per pratiche agronomiche eccezionali, dall’impiego di macchinari per la lavorazione meccanica di terreni particolarmente compatti a causa della siccità e dall’incremento dei consumi per il sollevamento dell’acqua da laghetti aziendali e corsi d’acqua presenti nelle aziende agricole.

“La grave situazione climatica ha costretto i nostri agricoltori a ricorrere a pratiche straordinarie per salvare le colture”, spiega il Presidente Rosario Marchese Ragona. “È indispensabile un supporto immediato da parte delle istituzioni per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole siciliane”.

Parallelamente, Confagricoltura Sicilia ha richiesto volumi integrativi d’acqua per le dighe San Giovanni e Furore, nel comprensorio di Agrigento, per far fronte alla drammatica carenza idrica che sta mettendo a rischio le colture ortive della zona. Nello specifico, la richiesta prevede un milione di metri cubi per la diga San Giovanni e 800.000 metri cubi per la diga Furore.

La richiesta è stata inoltrata all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, all’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, al Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana, alla Cabina di Regia per l’Emergenza Idrica, al Consorzio di Bonifica 3 – Agrigento e al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti.

“Le aziende ortive del territorio agrigentino rischiano il collasso”, sottolinea Marchese Ragona. “È necessario un intervento tempestivo per evitare perdite irreparabili nel settore primario, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia siciliana”.

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4 commenti su “Siccità, Confagricoltura Sicilia chiede interventi urgenti per il settore agricolo”

  1. Sotto l’Impero Romano il problema si sarebbe risolto in modo semplice..
    Una serie di acquedotti per portare l’acqua dove serviva..
    Ma ai tempi dei romani, non c’era il problema acqua..
    Oggi con la tecnologia che ci trovoamp, potremmo porre valido rimedio…
    Mancano le idee e le volontà politiche valide..

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  2. Terrorista
    Sono inadeguati, tirano a campare con stipendi e vitalizi da faraoni, dei problemi dei cittadini non gli importa un bel nulla.
    Fanno recite per ammuccalapuna, tagliano nastri, strette di mano, commemorazioni con fiori, è i cittadini pagano un sacco di soldi per i loro spostamenti, grigliate, ecc ecc. Però candidiamo città a capitale della cultura, dove manca persino l’acqua. E hanno il coraggio di cercare consensi………

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  3. @ Terrorista
    condivido il suo pensiero, tuttavia, ci stiamo avviando al punto di non ritorno che, mai ci saremmo aspettati.
    Credo che dovremo metterci in moto da difenderci e succederà presto.
    Non avremo più americani o alleati liberatori questa volta, dovremo vedercela da noi, e purtroppo con le teste del cavolo che ci troviamo ci accorderemo al primo dittatore che alzerà la voce.
    Lei ha visto come, l’Italia, il solo stato che non si è reso disponibile per mandare truppe, i nostri “alleati” ci osservano come sempre hanno fatto e ne subiremo le conseguenze.
    Italiani un popolo di cotardi che, quando si trovano in difficoltà non esitano a cambiare bandiera.
    Spero che Dio non ci riservi questa prova, ma quando sarà, saremo pronti e aspetto un suo pensiero, da buon militare.
    Certamente ci impegneremo contro il nemico (lasceremo anche la democrazia per farlo) ma dobbiamo rapidamente liberarci dei nemici che abbiamo in patria e complottano contro di noi, chiunque loro siano, non possiamo difenderci se il “fuoco amico” di merxxde, ci spara alle spalle.
    Fa più danno un italiano che disprezza il suo paese e che vuole distruggerlo che dieci nemici armati di fronte.
    Felice di leggere il suo commento, la saluto.

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  4. @ marco, quindi secondo la sua folle affermazione noi dovremmo stare dalla parte della nostro paese anche se ha torto marcio? Ma si rende conto di ciò che ha scritto? Ma davvero crede che i droni in Polonia li ha mandati la Russia? Davvero crede all’ attacco hacker all’ elicottero della Von der Layen? Io personalmente credo che sia per giustificare l’inutile spesa militare di questi pazzi. Marco lei ha fatto delle affermazioni da persona disturbata.

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