
Ragusa – “Due mesi: il sindaco Peppe Cassì ci ha messo così poco a tramutare la propria scelta di aderire a Forza Italia, inizialmente dichiarata come personale, nella scelta politica di un intero gruppo. Faccio un plauso a questa manovra chiara di ingresso ufficiale nel centrodestra, in quanto viene meno l’inganno elettorale perpetrato alle ultime elezioni comunali.
Ovviamente, l’iniziale ingresso personale si inquadra, sin dall’ormai nota cena calatina con Tajani, in una complessiva strategia di posizionamento per un’ambiziosa scalata al potere che, però, esige un pedaggio. Il prezzo sembra quasi lo stesso da Ragusa a Modica. Se nella Contea, infatti, l’ingresso della sindaca in FI ha portato in dote cinque consiglieri e un assessore, nell’altrettanto nobile Ragusa s’è sentito il bisogno di metterci il vicesindaco e il Presidente del Consiglio comunale, giusto per pesare quel pelo in più che in futuro potrebbe fare la differenza… Fatto sta che, con questa mossa, Cassì e i suoi hanno definitivamente calato la maschera, confessando esplicitamente di prendersi gioco dei ragusani da sette anni. Fortunatamente, però, non potranno più replicare lo spettacolo: il sedicente civismo apolitico muore e viene sepolto dal peso di sette tessere azzurre; agli alleati – ma soprattutto ai propri elettori – Cassì non potrà più dire che il proprio progetto è civico; al partito di appartenenza non potrà far sorbire troppo a lungo “l’onta” di avere in giunta gente che Berlusconi definiva “poveri comunisti”. Soprattutto, dovrà scendere a patti con le regole dei partiti e per chi è abituato ad ascoltare solo se stesso e la propria cerchia non sarà una passeggiata. Bene dunque, siamo contenti, la città da oggi può vedere questi esponenti politici in mostra in modo trasparente dietro un’ideologia di centro destra”.
Lo dichiara Riccardo Schininà, segretario del circolo di Ragusa del Partito Democratico, commentando la notizia dell’ingresso in Forza Italia Ragusa di un nutrito gruppo di amministratori di maggioranza.












