
Il piano allo studio del Ministero dell’Istruzione e del Merito per sostenere l’acquisto dei libri scolastici da parte delle famiglie meno abbienti è un segnale positivo, ma non sufficiente – spiega il Codacons –. Tra testi e corredo per l’intero anno, infatti, la spesa può arrivare fino a 1.300 euro per studente, una cifra che mette in difficoltà un numero sempre crescente di famiglie italiane.
Per l’associazione è indispensabile intervenire sul fronte dei libri di testo, facendo rispettare i tetti di spesa nelle scuole e frenando la pratica degli editori di immettere sul mercato continue nuove edizioni. Occorre inoltre incentivare l’uso di e-book, libri usati e prestiti, ed eliminare il limite del 15% agli sconti nella grande distribuzione. Altrettanto urgente un’azione sul materiale scolastico, i cui prezzi, da zaini a diari, da astucci a quaderni, crescono in maniera ingiustificata anno dopo anno.
“Il diritto allo studio non può essere subordinato alle logiche di mercato – dichiara Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons –. È compito delle istituzioni garantire condizioni economiche eque per tutte le famiglie, non solo per quelle più fragili. Per questo chiediamo al Governo una strategia organica e strutturale che intervenga in modo deciso su editori, distributori e scuole, assicurando trasparenza nei prezzi e reale accessibilità alla formazione. Solo così si potrà dare piena attuazione al principio costituzionale che tutela l’istruzione come diritto fondamentale dei cittadini”.