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Trasformazioni……di Lucia Cascone

Tempo di lettura: 2 minuti

Sempre più spesso quello che prima era “civico” ora si trasforma in un “politico di destra” (dire “politico” è un eufemismo) Nella provincia di Ragusa si sono già verificate 4 o 5 volte. Quasi 50 mila voti. È un caso? È un miracolo? Assolutamente no. È una strategia? Un capriccio? Un tradimento? Per favore! Non dire così, Cascone, la parola tradimento è proibita in questo tipo di riflessione. Citiamo le dichiarazioni: “In FdI potrò continuare a sviluppare il mio potenziale per servire la provincia”. Un’altra: “Ho capito che FI rappresenta dei valori che coincidono con i miei” E un’altra: “Non è un tradimento, è il modo in cui posso continuare a fare cose per la mia terra”. Non emoziona? Non ti cadono le lacrime, caro lettore? Non ti sembra che ti stiano prendendo in giro? No, no! Neanche questo si può dire! Così come sono mutevoli i semafori e i fenomeni atmosferici allo stesso modo uno “civico” si trasforma in un “politico di destra”, non si sa in cosa si trasformeranno il giorno di domani. Mi commuove! Sniff, sniff! Non meno responsabili sono i politici dell’opposizione (la parola “opposizione” è anche un eufemismo) Invece di educare l’elettore o gridare ai quattro venti che questo è un bordello, a cosa si dedicano? Si dedicano a concordare, a calcolare alleanze impossibili per il futuro e a speculare su quanti elettori possano derubare la destra. Tutti i gruppi politici, anche quelli civici, hanno qualcosa in comune: dimenticano il più grande gruppo di cittadini italiani, a livello nazionale, regionale o provinciale, dimenticano quelli che non vogliono votare, più del 50%! Loro sono la maggioranza, purtroppo, sono la maggioranza. Ma anche loro sono responsabili, se il giorno di domani questo si trasforma in una dittatura saranno responsabili come gli altri. Non commettere errori, amici, anche voi fate parte del disastro. La vita è così, tutto cambia, e non puoi uscire dalla storia perché decidi di non andare a votare. Non si può andare per la vita con gli occhi chiusi, non si può rinunciare all’esistenza. Nemmeno un verme può rinunciare all’esistenza. Tutti i partiti politici evitano di confrontarsi con questa realtà, così sono apparsi i movimenti “civici”. Resta da risolvere un problema fondamentale, se quello che prima era “civico” è ora un “politico di destra”, in cosa si trasformeranno le decine di consiglieri e assessori comunali? Non vi rendete conto del ridicolo? Non vi dà vergogna? Forse la vergogna è un mio problema, mi arrossisco di certe cose che mi sembrano imperdonabili. Come quello che ha detto il signore Italo Bocchino di dare il premio Nobel per l’economia a Giorgia Meloni. Beh, quello di Bocchino non è mancanza di vergogna, è complesso di Edipo.

Lucia Cascone

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