
Il “Camper dei Diritti” della Filcams CGIL ha fatto tappa anche in provincia di Ragusa a Marina di Modica, Sampieri, Pozzallo, Ragusa Ibla, Modica, portando con sé una campagna di ascolto, informazione e consapevolezza dedicata alle lavoratrici e ai lavoratori del turismo. Una presenza concreta nei territori divenuta ormai istituzionale considerando che è da molti anni ormai che l’iniziativa viene realizzata, dentro le piazze e davanti ai luoghi di lavoro, per dire che Turismo è Lavoro. E che questo lavoro deve essere stabile, regolare, dignitoso. In un settore troppo spesso segnato da irregolarità diffuse, paghe insufficienti e forme di sfruttamento più o meno mascherate, come il cosiddetto lavoro grigio, fatto di part-time fittizi e orari reali ben oltre i contratti la Filcams CGIL torna tra le persone per riconoscere e valorizzare la professionalità di chi, con competenze e dedizione, sostiene uno dei comparti più strategici dell’economia siciliana. «Siamo qui per informare, per spiegare, per ascoltare», ha dichiarato Antonio Modica, segretario generale della Filcams CGIL Ragusa. «Troppo spesso ci troviamo davanti a lavoratori e lavoratrici che non conoscono i propri diritti: non sanno, ad esempio, che il contratto collettivo prevede maggiorazioni per il lavoro notturno, per quello festivo, per gli straordinari. Non sanno che è illegittimo essere assunti part-time e poi lavorare 40 ore settimanali. Il nostro impegno è dare voce e strumenti a chi non ha tutele». ll camper, simbolo itinerante di un sindacato che non resta chiuso nelle sedi, ha incontrato stagionali, addetti di hotel, barman, cuochi, camerieri, receptionist, lavoratori della ristorazione collettiva e commerciale. A tutti è stato ricordato che il contratto nazionale di settore non è una carta astratta, ma una protezione concreta. E che esistono strumenti per denunciare gli abusi, recuperare quanto dovuto e pretendere condizioni di lavoro all’altezza della dignità di ogni persona. «Non possiamo più tollerare un turismo costruito sulla precarietà», aggiunge Giuseppe Roccuzzo, segretario generale della CGIL di Ragusa. «Il nostro obiettivo è costruire un’alleanza tra lavoratori, istituzioni, imprenditori responsabili e società civile. Serve un cambio di rotta: bisogna destagionalizzare il turismo, rendere le assunzioni più stabili, e costruire una cultura del lavoro fondata sul rispetto. Il futuro passa da qui, e passa dalla dignità del lavoro». Il viaggio del “Camper dei Diritti” proseguirà nelle prossime settimane, tappa dopo tappa, portando avanti un messaggio chiaro: non esistono “lavoretti”, ma solo lavoro che merita rispetto, tutele e giusta retribuzione.