
Ragusa, 29 luglio 2025 – Colpo di scena nel caso dei tre cittadini ucraini arrestati a Ferragosto 2024 a Comiso con oltre dieci chili di cocaina: due dei tre imputati, di 36 e 44 anni, verranno scarcerati il prossimo 15 agosto a causa di un’omessa traduzione degli atti. La decisione è stata presa dal giudice di Ragusa, che ha accolto la tesi difensiva presentata dall’avvocato Matteo Riccardi, difensore di entrambi i soggetti. Il terzo imputato, invece, rimarrà detenuto, poiché la sua tesi difensiva, sostenuta dall’avvocato Maria Petitto Cristofaro, non è stata accolta.
“Il processo a carico del soggetto che resta in carcere – ha dichiarato l’avvocato Riccardi – è stato rinviato al prossimo 4 dicembre, quando verrà riproposta la questione inerente l’omessa notifica al detenuto dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari”.
I tre erano stati fermati lo scorso anno dalla polizia mentre viaggiavano a bordo di due veicoli sulla statale Catania-Ragusa. Gli agenti avevano notato una monovolume con un solo conducente seguita a breve distanza da un SUV. Insospettiti, i poliziotti avevano pedinato i veicoli fino all’ingresso di Comiso. Qui, il SUV si era fermato nei pressi di una stazione di servizio, mentre la monovolume aveva proseguito il tragitto fermandosi vicino a un bar. A quel punto, gli agenti erano intervenuti, bloccando entrambe le auto.
I controlli, eseguiti negli uffici della Squadra Mobile, avevano portato alla scoperta di oltre dieci chili di cocaina nascosti in un doppiofondo ricavato all’interno del cruscotto anteriore della monovolume. Il valore stimato della droga ammontava a oltre tre milioni di euro.