
Scicli – Nei giorni scorsi militari della Tenenza di Scicli, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, volti alla prevenzione di fenomeni di mala-movida nelle zone del centro storico e nell’area costiera di maggiore affluenza, intervenivano in Largo Gramsci a seguito di segnalazione al numero di emergenza 112, per una lite animata tra extracomunitari. I Carabinieri, arrivati tempestivamente sul posto, constatavano la presenza di un soggetto riverso a terra con una evidente ferita da taglio al fianco. Il ferito 31enne, di origine tunisina, già noto alle forze dell’ordine, veniva immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Modica in codice arancione ma non in pericolo di vita. La successiva attività posta in essere dai militari della Tenenza, anche a seguito della denuncia sporta dalla parte offesa, consistita nell’assunzione di informazioni dei testimoni presenti sui luoghi dell’evento e grazie all’approfondita conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse operativo da parte dei militari, ha portato all’individuazione dell’autore del reato. Infatti la comparazione di una foto dell’aggressore con i sofisticati sistemi d’indagine in uso alle forze di polizia, ha permesso di indirizzare le indagini univocamente nei confronti di un connazionale tunisino 22enne. Il giovane che, per futili motivi, ha commesso l’aggressione è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa perché fortemente indiziato di lesioni personali aggravate. Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di chiarire meglio la dinamica dei fatti e le motivazioni alla base dell’aggressione.
Nell’ambito dei controlli del territorio – che verranno ancor più intensificati nei weekend di tutto il periodo estivo – espletati dai militari della Compagnia di Modica, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dalla Stazione Carabinieri di Donnalucata un 20enne del posto incensurato per “possesso di segni distintivi contraffatti”. Il giovane veniva notato dai militari in perlustrazione a bordo di un’autovettura con installato sopra il tetto un lampeggiante in funzione di colore blu che, di norma, identifica i mezzi in uso alle forze dell’ordine o di emergenza. Il conducente si assumeva la responsabilità, giustificando il gesto come goliardico. Il dispositivo veniva posto sotto sequestro.