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Riordino ospedaliero ibleo. Per Italia Viva troppe logiche a sfondo politico

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Ragusa – Quali logiche ci sono dietro la riorganizzazione della Sanità iblea? Se lo chiede la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Marianna Buscema, che è anche consigliera comunale a Scicli, dopo aver letto l’attuale proposta di piano di riorganizzazione presentato nei giorni scorsi dall’assessorato regionale della Sanità. “Purtroppo – sottolinea Buscema – il dubbio che ci assale è che, ancora una volta, occorre fare i conti con logiche politiche e non con idee di efficienza per i cittadini. E tutto questo, sinceramente, risulta insopportabile”. “Ospedali come quello sciclitano – prosegue Buscema – sono depauperati, avendo preso di mira questi posti letto molto attesi dagli utenti ma non attivati e depotenziati, piuttosto, in reparti come la lungodegenza che invece dovrebbe essere rafforzata trattandosi di un fiore all’occhiello della Sanità iblea. E, ancora, se è vero che alcuni reparti come quelli di Vittoria o Modica non subirebbero tagli, ma anzi aumenti dei posti letto, ci chiediamo sino a quando dovremo ancora assistere a bracci di ferro politici per dimostrare chi conta di più. Non sarebbe meglio, per una volta, mettere al centro le esigenze dei cittadini che vedono e vivono una sanità sempre più allo sbando? I medici dalle strutture pubbliche migrano in quelle private nel contesto di un silenzio che risulta essere sempre più assordante da parte di una politica spesso compiacente, per non parlare dei turni massacranti per medici e infermieri. Da quanto tempo denunciamo tutto ciò?”. Buscema ricorda che Italia Viva, con i vertici regionali, aveva tenuto un tour su tale situazione critica già da almeno un anno e mezzo, denunciando quello che non andava. “Il risultato? – continua Buscema – non c’è stato alcun miglioramento delle liste di attesa, della condizione complessiva dei pronto soccorso. Soltanto un riordino dei posti letto che, in realtà, si è tramutata in un’operazione peggiorativa per alcune realtà ospedaliere della nostra provincia. Come dire che si risponde alle esigenze politiche e non al fabbisogno dei cittadini”. “Io che ho letto quella bozza – continua Buscema – posso dire che si registra la solita, insopportabile intromissione della peggiore politica regionale sulla distribuzione dei posti letto e dei diversi reparti: la salute dei siciliani non può certo dipendere dal fatto di essere nati nel collegio di questo o quel “potente” politico regionale. Per queste ragioni, insieme a tutto il direttivo regionale di Italia Viva, abbiamo chiesto l’immediato ritiro della bozza che penalizza anche, e soprattutto direi, la nostra provincia”

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