
Ragusa – Si è tenuta, giovedì 11 luglio 2025, presso la sede della CGIL di Ragusa, l’Assemblea Generale della Camera del Lavoro Provinciale. Un appuntamento significativo per l’organizzazione sindacale, che ha sancito, tra gli altri punti all’ordine del giorno, l’elezione della nuova Presidente dell’Assemblea. All’unanimità è stata eletta Stefania Serra, che succede a Francesco Colombo, al quale è stato tributato un sentito ringraziamento per l’impegno e la dedizione dimostrati durante il suo mandato. L’Assemblea ha inoltre approvato all’unanimità il bilancio consuntivo per l’anno 2024, confermando il buon andamento gestionale dell’organizzazione. Nel corso della seduta, il Segretario Generale della CGIL di Ragusa Giuseppe Roccuzzo ha presentato una relazione politica e organizzativa che ha toccato temi cruciali per il presente e il futuro del sindacato nel territorio ibleo. Roccuzzo ha commentato i dati del recente referendum, sottolineando come, pur in un quadro nazionale sfavorevole, nella provincia di Ragusa oltre 55.000 persone abbiano scelto di votare, dimostrando una forte richiesta di diritti, sicurezza e dignità del lavoro.
Ampio spazio è stato dedicato anche alle vertenze locali ancora aperte: Versalis, per cui permangono forti incertezze sulla riconversione industriale e ambientale; Metra, dove la recente acquisizione da parte del gruppo Toma garantisce stabilità occupazionale, pur restando ancora in corso la cassa integrazione straordinaria; Il mancato finanziamento del tratto Modica-Scicli, su cui è prevista a breve un’iniziativa pubblica; Le criticità legate alla gestione dell’aeroporto degli Iblei, che richiedono una strategia condivisa per il rilancio dello scalo. Roccuzzo ha inoltre illustrato un documento elaborato dalla dirigenza della CGIL di Ragusa, consegnato al Segretario Regionale Ignazio Giudice, intervenuto ai lavori dell’Assemblea. Il testo rappresenta una riflessione approfondita sulla fase post-referendaria, e propone un rafforzamento della presenza sindacale nei quartieri, nelle periferie e nei piccoli comuni, unitamente a un piano formativo rivolto in particolare ai giovani dirigenti. Al centro, anche il valore delle alleanze civiche, laiche e cattoliche costruite durante la mobilitazione referendaria, da considerare patrimonio politico da coltivare quotidianamente nel dialogo con la società e le istituzioni. La relazione del Segretario Generale ha suscitato numerosi interventi da parte dei componenti dell’Assemblea e dei rappresentanti delle categorie, che hanno condiviso l’impostazione politica e organizzativa espressa, riconoscendo il bisogno di un dibattito libero, propositivo e ancorato ai bisogni concreti del territorio. Le conclusioni sono state affidate a Ignazio Giudice, Segretario Confederale della CGIL Sicilia, che ha sottolineato la vitalità della CGIL di Ragusa, sia nel lavoro di tutela collettiva che nei servizi offerti da INCA-CGIL e CAAF-CGIL, tra i più performanti a livello regionale. Giudice ha ribadito che “la CGIL è e resta un soggetto politico, chiamato a esercitare una funzione di rappresentanza sociale e di proposta. Il contributo elaborato da Ragusa è un esempio virtuoso di elaborazione politica territoriale, che merita attenzione e valorizzazione.”