
Chiaramonte Gulfi – Nel cuore della seconda edizione della Fiera del Tartufo Siciliano, in corso a Chiaramonte Gulfi, è stato compiuto un importante passo verso la valorizzazione del territorio ibleo: la firma del protocollo d’intesa per la costituzione della Comunità del Tartufo Ibleo.
L’accordo è stato ufficializzato durante il dibattito “Tartufo siciliano: dalla raccolta alla tavola”, promosso dal sindaco di Chiaramonte Gulfi e presidente dell’Unione Ibleide, Professore Mario Cutello, con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali dei Comuni di Buccheri, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo. La nascita della Comunità del Tartufo Ibleo rappresenta un ulteriore tassello in un disegno più ampio, che comprende anche il progetto per la costituzione del Pane DOP degli Iblei e la piattaforma Sicilia-Malta, tutte iniziative orientate alla promozione del patrimonio enogastronomico, culturale e paesaggistico dell’area montana iblea. “ Fare rete tra Comuni – ha sottolineato Cutello – non è solo un’opportunità, ma una necessità. Unire le forze è fondamentale per valorizzare le nostre eccellenze locali e costruire percorsi di sviluppo concreti, nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente”.
La Comunità del Tartufo Ibleo si propone come un contenitore aperto alla partecipazione di altri enti pubblici, soggetti privati e realtà associative, con l’obiettivo di trasformare il tartufo in una leva di sviluppo sostenibile e integrato per l’intero comprensorio montano. Si guarda con interesse non solo alla tutela e alla valorizzazione del prodotto, ma anche alla promozione turistica, alla formazione professionale e alla creazione di filiere locali.
La raccolta del tartufo, tradizionalmente praticata nelle aree boschive dell’entroterra ibleo, si appresta dunque a diventare elemento di identità, cultura e rilancio economico. Con la firma del protocollo, si apre ora la fase operativa: definizione degli organi della Comunità, piano d’azione, eventi di promozione e sensibilizzazione, dialogo con la Regione e le istituzioni europee per il riconoscimento di marchi di qualità e fondi dedicati. Il territorio risponde con entusiasmo: produttori, ristoratori e cittadini guardano con interesse alla possibilità di costruire un futuro legato al tartufo, non solo come eccellenza gastronomica, ma anche come simbolo di identità territoriale, innovazione e sinergia tra comunità. Nella foto un momento della firma del protocollo .