
Ragusa – “C’è un’aria nuova in Sicilia, una voglia crescente di riscatto che si traduce in volti, territori e scelte coraggiose. In questo solco si inserisce l’esperienza che stiamo costruendo insieme a Controcorrente, il movimento nato da una visione lucida e determinata di Ismaele La Vardera, che ha saputo accendere i riflettori su quello che spesso si è voluto tenere nascosto”. L’ex vicesindaco Massimo Iannucci, oggi primo referente territoriale del faro Controcorrente in provincia, fa il punto in questi termini rispetto a quello che accade a Ragusa. Iannucci è stato affiancato sin da subito dal consigliere comunale Saverio Buscemi, voce autorevole e indipendente, di recente nominato coordinatore regionale di tutti i consiglieri comunali del movimento, che ha scelto di abbracciare questo “percorso” politico in un periodo in cui nessuno ci avrebbe scommesso. “Eppure, oggi, a soli quattro mesi dalla nascita del movimento – prosegue Iannucci – Controcorrente cresce rapidamente, anche in provincia, con la prossima apertura di nuovi fari, a cominciare da quello di Vittoria domenica 29 giugno, e l’adesione di molti cittadini e giovani che vogliono cambiare davvero. Dopo anni di esperienza nelle istituzioni locali, so bene quanto oggi servano competenza, visione e concretezza. I problemi della Sicilia, della nostra area territoriale, non si risolvono con slogan, ma con scelte nette, lavoro quotidiano e una squadra determinata. È evidente: servirà un cambio di passo. Le urgenze aumentano, ma le risposte latitano”. Controcorrente Ragusa fa il punto sulle varie problematiche che è necessario inquadrare bene per definire una soluzione. Sanità: c’è bisogno di strutture efficienti, personale valorizzato, servizi accessibili. Infrastrutture: basta annunci, servono interventi veri su strade, ferrovie e trasporti. Lavoro e sviluppo: occorre trattenere i giovani, sostenere chi produce, innovare davvero. Ambiente: servono scelte moderne, sostenibili, lungimiranti. Comuni: i sindaci non possono essere lasciati soli. Serve rafforzare davvero le autonomie locali. Gestione dei soldi pubblici: sin troppo evidente la facilità e l’approssimazione con cui vengono dirottati a seconda l’esigenza di questo o quel deputato, e per scopi non proprio istituzionali. “Lo stiamo vedendo proprio in questi giorni – dice ancora Iannucci – a seguito delle denunce fatte emergere da Ismaele La Vardera”. “Non è più tempo di attese – conclude il consigliere comunale di Ragusa Saverio Buscemi – la nostra isola, la nostra provincia, la nostra città hanno bisogno di un nuovo slancio. Di chi conosce i problemi perché li ha vissuti. Di chi non si volta dall’altra parte. C’è un’onda che si muove. E forse è arrivato il momento di assecondarla. Con discrezione, ma con determinazione. Perché chi ama davvero questa terra, non può restare spettatore. E noi siamo pronti a impegnarci in occasione di tutte le prossime sfide che saremo chiamati ad affrontare”.