
Ragusa – Il Partito Democratico denuncia con fermezza quanto accaduto nelle ultime sedute del Consiglio Comunale, che hanno palesato un preoccupante deficit di democrazia, trasparenza e rispetto per il ruolo delle minoranze. “La situazione è degenerata nell’ultima seduta – dichiara il capogruppo Peppe Calabrese – trasformando l’aula consiliare in un palcoscenico di atteggiamenti che offendono le prerogative dei consiglieri e i principi democratici. Nella precedente seduta, due mozioni presentate dal Partito Democratico – una per l’estensione delle agevolazioni fiscali nel centro storico e l’altra per la riduzione della TARI a chi adotta un cane dal rifugio sanitario comunale – sono state bocciate senza dare loro la giusta considerazione, ma solo perché proposte dall’opposizione. Quelle mozioni, volte a promuovere lo sviluppo economico nel centro storico e a contrastare il randagismo, avrebbero apportato benefici concreti alla comunità ragusana. La loro bocciatura, unita al clima ostativo, evidenzia una scarsa volontà da parte della maggioranza di considerare contributi costruttivi provenienti dall’opposizione. L’ultimo Consiglio comunale, convocato per trattare variazioni di bilancio, ha toccato il culmine della prevaricazione. Dopo la dettagliata relazione dell’assessore Iacono sulle nuove entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale (TARI, IMU, trasferimenti, ecc.) e la destinazione di queste maggiori entrate su circa cinquanta capitoli di spesa, abbiamo richiesto copia del documento letto dall’assessore. La richiesta, fondamentale per un’analisi approfondita e per la presentazione di eventuali emendamenti, è stata inspiegabilmente e categoricamente negata dall’assessore stesso, dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale, con la motivazione che si trattava di “un foglio personale”.
Questo diniego ha impedito materialmente ai consiglieri di minoranza di svolgere il proprio dovere di controllo e proposta. Come si possono presentare emendamenti o proposte alternative senza conoscere nel dettaglio le destinazioni delle risorse già decise dalla Giunta?”.
“La situazione – racconta ancora Calabrese – è stata ulteriormente aggravata dal rifiuto di concedere una sospensione o un rinvio di 24 ore per permettere la consultazione della documentazione e la preparazione di emendamenti. Inoltre, la stessa assenza in aula dei revisori dei conti solleva dubbi sulla regolarità della procedura: chi avrebbe certificato la regolarità di eventuali emendamenti? Tutto ciò – continua – si inserisce in un contesto già minato da dichiarazioni arroganti da parte di consiglieri di maggioranza, che hanno svilito il ruolo dei consiglieri di minoranza, suggerendo che l’opposizione “deve subire” perché “questo è ciò che hanno scelto i ragusani”.
“Questo atteggiamento da “bulli” mina le fondamenta della democrazia rappresentativa e ignora che il ruolo della minoranza è costituzionalmente garantito e fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni democraticamente elette”.
“Nella seduta di ieri, il Partito Democratico e il movimento Territorio hanno abbandonato l’aula – riporta ancora Calabrese – e alla nostra azione di protesta è seguita l’approvazione lampo di tutti i punti all’ordine del giorno: è la prova inconfutabile di una maggioranza schiacciata ai diktat dell’amministrazione e che rifugge ogni forma di confronto. Non accettiamo questa deriva antidemocratica. Chiediamo giustizia e rispetto per il ruolo delle minoranze. Ci attrezzeremo per le prossime variazioni di bilancio, garantendo la presentazione degli emendamenti dovuti, e continueremo a denunciare ogni forma di prevaricazione che svilisce il Consiglio Comunale di Ragusa. La trasparenza e la democrazia – conclude – non sono optional, ma pilastri irrinunciabili per il buon governo della città”.