
Ragusa – Si è svolta ieri sera, lunedì 16 giugno, una partecipatissima Assemblea provinciale del Partito Democratico organizzata dalla federazione provinciale insieme al circolo di Comiso, focalizzata sul tema “Aeroporto di Comiso. Ieri e oggi. E domani?”. L’iniziativa, tenutasi all’Auditorium Carlo Pace di Comiso, ha visto la presenza di un’ampia platea e ha rappresentato un momento cruciale per fare il punto sull’impegno del Partito Democratico riguardo allo scalo ibleo.
L’evento ha registrato la partecipazione di diversi esponenti del partito: dopo i saluti di Giusy Brullo, vice segretaria PD Comiso-Pedalino, l’introduzione è stata curata da Gaetano Scollo, segretario PD Comiso-Pedalino e consigliere provinciale, e da Gigi Bellassai, capogruppo consiliare PD. Sono intervenuti Angelo Curciullo, segretario della federazione provinciale di Ragusa, e Nello Dipasquale, deputato PD ARS e membro della Commissione Ambiente e Mobilità del Parlamento Siciliano. Presente anche l’on. Anthony Barbagallo, segretario regionale PD e capogruppo PD in seno alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Nel corso dell’incontro, è stato fortemente ribadito l’impegno storico del Partito Democratico, che ha reso possibile la progettazione, la realizzazione e il primo finanziamento per le rotte sull’aeroporto di Comiso con fondi extracomunali già nel 2016, per un importo di 6 milioni di euro, pari a quello destinato a Trapani, mentre oggi lo squilibrio di trattamento tra i due scali è sotto gli occhi di tutti: 8 milioni di euro l’anno fino al 2027 per Birgi e solo 3 l’anno per il Pio La Torre.
“Il Partito Democratico – hanno sottolineato i dem – ha consegnato alla comunità ragusana un aeroporto funzionante e attivo, e da allora si è sempre battuto in ogni sede per la sua difesa e il suo potenziamento, riconoscendolo come una leva fondamentale per lo sviluppo economico della provincia, per il diritto alla mobilità dei cittadini e per la continuità territoriale. Inoltre, appartiene sempre al PD la paternità del finanziamento per lo sviluppo del settore cargo nel 2018”.
“Oggi – è stato detto durante la serata – la situazione è allarmante: nonostante la disponibilità di fondi, seppur insufficienti e tardivi, l’aeroporto è di fatto “azzerato”, con un danno incalcolabile per gli operatori economici e per l’economia ragusana. La mancanza di risorse impedisce di gestire al meglio l’aeroporto, portando alla fuga delle compagnie aeree. La carenza di servizi essenziali come taxi e autobus, e l’assenza di una strategia complessiva, rendono lo scalo meno attraente per passeggeri e compagnie aeree, le quali richiedono contributi economici per operare negli aeroporti minori. Il Partito Democratico ha dimostrato lungimiranza, lanciando l’allarme sulla prospettiva critica dell’aeroporto già nell’aprile del 2023 con una manifestazione pubblica presso lo scalo stesso. Due anni fa, il PD denunciava che l’aeroporto stava “morendo” senza risorse e interventi economici adeguati. Questo allarme, oggi è diventato una preoccupazione diffusa”.
Un tema di grande preoccupazione emerso dall’incontro è il rischio di riconversione militare dell’aeroporto di Comiso, un tempo base NATO. “In un contesto di tensioni internazionali crescenti – hanno sottolineato – in particolare lo scontro militare tra Israele e Iran e il coinvolgimento degli Stati Uniti, un aeroporto “debole” e sottoutilizzato diventa “appetibile” per usi militari. La responsabilità di tale rischio ricade sull’attuale classe dirigente regionale che ha indebolito così tanto l’aeroporto, rendendolo vulnerabile a scenari che lo riporterebbero indietro di quarant’anni, trasformando l’area in una zona di guerra e un riferimento strategico per la difesa dell’Occidente nel Mediterraneo. Questa situazione è una conseguenza diretta delle responsabilità di chi non ha creduto nello sviluppo civile dell’aeroporto”.
Il Partito Democratico ha duramente criticato l’inerzia e le gravi responsabilità del Governo regionale, accusandolo di essere incapace di reperire risorse e di essere disinteressato a elaborare una strategia credibile per Comiso.
“Gli aeroporti minori, come quello di Comiso – è stato detto – sono infrastrutture per servizi pubblici, indispensabili per territori altrimenti destinati all’isolamento, e necessitano di sostegno pubblico, in Sicilia dalla Regione. La classe dirigente regionale di destra sia con il governo Musumeci che con quello Schifani, con la complicità della destra locale che ha avallato queste scelte accettando la già citata disparità di trattamento economico tra Comiso e Trapani, si è concentrata su piccoli risultati anziché su una visione complessiva. Differentemente dai governi precedenti (Renzi, Gentiloni, Conte bis) che hanno finanziato infrastrutture come la Siracusa-Gela e la Ragusa-Catania, l’attuale governo non ha portato nulla di significativo, e anzi ha fatto perdere 350 milioni di euro destinati all’autostrada Siracusa-Gela. I recenti finanziamenti di 9 milioni di euro in 3 anni per l’aeroporto di Comiso sono solo pannicelli caldi”.
“Il Partito Democratico propone che la Regione Siciliana si doti di una strategia complessiva per gli aeroporti minori (Comiso, Trapani, Lampedusa, Pantelleria). Questa strategia – in conclusione – deve includere il supporto pubblico e l’offerta di servizi essenziali per i passeggeri. Il PD continuerà la sua battaglia di proposta, azione e lotta per garantire lo sviluppo e il futuro dell’aeroporto di Comiso”.