Cerca
Close this search box.

Caos in Ge.Sco di Modica: dipendenti incontrollati e servizi a rischio, la Società in house sotto accusa

Tempo di lettura: 2 minuti

Modica – La Ges.Co, Gestione Comunale, società in house del Comune di Modica, si trova al centro di un acceso dibattito e di crescenti preoccupazioni. Le accuse di gestione superficiale, carenza di mezzi e un personale stressato e incontrollato stanno sollevando interrogativi sulla reale efficienza dei servizi offerti alla cittadinanza.

La situazione, a quanto si apprende da fonti interne e da segnalazioni, sarebbe critica. I dipendenti, una quarantina,  opererebbero in condizioni di evidente stress, spesso con mezzi insufficienti o inadeguati per svolgere le loro mansioni. Ma l’aspetto più preoccupante riguarda la gestione delle presenze e, di conseguenza, il controllo sull’effettivo svolgimento del lavoro.

Il Mistero dei fogli di servizio e le presenze “incontrollate”

Il cuore della polemica risiede nella presunta prassi dei dipendenti di non timbrare l’ingresso o l’uscita dalla sede lavorativa, bensì di essere in possesso di fogli di servizio che porterebbero con sé. Questi fogli consentirebbero loro di timbrare le presenze in luoghi e momenti non direttamente controllati dagli uffici centrali.

Questa modalità, se confermata, solleva gravi interrogativi sulla trasparenza e l’efficacia del controllo orario del personale. La mancanza di un sistema di timbratura fisso e tracciabile rende di fatto le presenze “incontrollate”, aprendo la porta a potenziali abusi e a una gestione non ottimale delle risorse umane. Una tale situazione non solo incide sulla disciplina interna, ma può avere ripercussioni dirette sulla qualità e continuità dei servizi erogati alla cittadinanza.

Alle problematiche legate alla timbratura si aggiungono le denunce relative alla carenza di mezzi operativi, che renderebbe difficile per il personale svolgere efficientemente i propri compiti. Spesso per sopperire alle richieste, l’amministratore unico Angelo Giallongo, noleggia da privati i veicolo, visto il parco mezzi obsoleto o insufficiente, infatti, rallenta le operazioni e compromette la capacità della società di rispondere prontamente alle esigenze del territorio.

Di conseguenza, il personale di Gesco risulterebbe stressato, costretto a operare in condizioni non ottimali e probabilmente caricato di responsabilità e aspettative che non trovano riscontro negli strumenti e nei supporti forniti. Un ambiente lavorativo così teso può minare il morale dei dipendenti e, inevitabilmente, riflettersi sulla qualità del servizio pubblico.

La situazione in Gesco richiede un’attenzione immediata da parte dell’amministrazione comunale. È fondamentale fare chiarezza sulle procedure di controllo delle presenze e sull’utilizzo dei fogli di servizio, garantendo la massima trasparenza e un monitoraggio efficace dell’attività lavorativa. Parallelamente, è urgente affrontare la questione della dotazione dei mezzi e delle condizioni di lavoro del personale.

La società in house, nata nel 2024 per garantire servizi pubblici efficienti e rispondenti alle esigenze della comunità, non può permettersi di operare in uno stato di superficialità e disorganizzazione. La cittadinanza di Modica attende risposte e, soprattutto, interventi concreti per ripristinare la piena funzionalità e l’efficienza di Gesco, per il bene di tutti.

568337
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

8 commenti su “Caos in Ge.Sco di Modica: dipendenti incontrollati e servizi a rischio, la Società in house sotto accusa”

  1. IN QUESTO GENERE DI SERVIZI GIORNALISTICI NON SI VEDONO MAI NE’ SI REGISTRANO LORO DICHIARAZIONI SIA LA MONISTERI CHE L’ABATE … EPPURE E’ UNA DELLE LORO TANTE CREATURE.TIFOSI DELL’UNA E DELL’ALTRO PREPARATE I VOSTRI POLLICI!

    5
    0
  2. I fogli di presenza, non esistono dal 2024, ma già da molto tempo prima, in altri contesti, se ne faceva uso. Lo stress che possono accusare gli operatori, è in parte dovuto ad una interfaccia che nemmeno si conosce, difatti molti operatori, non conoscono di persona il proprio amministratore. Un ‘altra risposta si potrebbe avere, dal fatto che non si conosce né il luogo né tanto meno la data, in cui saranno erogati gli 11 stipendi arretrati, compreso il TFR
    Quando? Nessuno sa né il posto né l’ora !!
    Questa mia ultima affermazione, citata dalla Bibbia, fa riferimento alla morte, non certo del progresso e della longevità che dovrebbe avere questa ditta.
    Certo, la dichiarazione dei redditi è già in intere, e sfido chiunque a procurarsi piacere nel pagare su somme non ancora percepite, quando non si sa quando queste, arriveranno.
    Certo, l’ordine e la disciplina sono pilastri fondamentali di una società che si fa chiamare tale, ma i diritti di chi ci lavora non devono essere calpestati.
    Quindi, mostriamo un po’ tutte le sfaccettature, per capire un po’ meglio i problemi.

    5
    4
  3. In genere non ne mio uso rispondere a certe provocazioni, ma quando si scrivono inesattezze meglio ancora, cose non vere, mi corre l’obbligo. Caro sig. Rosario, in primo luogo l’amministratore è ben conosciuto da tutti i dipendenti ed è raggiungibilissimo sia di persona che telefonicamente (disponibilità assoluta e i dipendenti lo sanno), ammenochè non si pretenda che gli si vada fino a casa. In secondo luogo gli stipendi arretrati e il tfr non competono la GESCO, che fino a prova contraria ha versato tutti gli stipendi fino ad oggi, compreso le quote tfr di competenza, per chi è andato in pensione in questo periodo. In terzo luogo vorrei ricordare che non si pagano tasse su somme non riscosse, ergo è inutile fate “Terrorismo” senza senso se prima non ci si informa correttamente. Poi, riguardo all’articolo, non risulta nessun dipendente “stressato”, anzi sono tutti impegnati a svolgere il proprio ruolo in modo esemplare, anche nelle difficoltà, in quanto consapevoli che hanno ritrovato la serenità di lavorare con il giusto riconoscimento, e questo con lo sforzo di tutti. Ma capisco che ogni tanto un po’ di benzina sul fuoco bisogna metterla…

  4. MA SCUSATE LA MIA IGNORANZA…..IL SINDACO….L ASSESSORE DI RIFERIMENTO SANNO CHE ESISTE LA GESCO? QUESTA AMMINISTRAZIONE MONISTERI E COSCIENTE CHE STA AMMINISTRANDO UNA CITTA’ IN DISSESTO? IO NON VEDO AFFRONTARE REALMENTE NESSUN PROBLEMA IMPORTANTE SOLO FOTO DI COPPE E TARGHE !!!!

    0
    1
  5. giorgio stracquadanio

    @ Angelo. Affermare che “non risulta nessun dipendente stressato” e che “sono tutti impegnati a svolgere il proprio ruolo in modo esemplare” è una dichiarazione che, con tutto il rispetto, non può provenire da una parte direttamente interessata come l’amministratore unico. La valutazione dello stress e del benessere psicofisico dei lavoratori è una materia complessa che richiede analisi oggettive e indipendenti, non un’auto-dichiarazione da parte di chi gestisce l’azienda. Solo un’indagine esterna e imparziale, condotta da professionisti qualificati, potrebbe accertare il reale stato di stress dei dipendenti. Non ha risposto, invece, sulla questione dei mezzi obsoleti motivo per cui siete costretti a prenderli in locazione e sulla questione delle mancate timbrature e dei fogli di presenza che ogni lavoratore (assurdo) tiene nel portafogli, dunque senza controlli circa la presenza (ipoteticamente il dipendente potrebbe non venire in servizio o arrivare più tardi oppure andare via prima, senza che nessuno sappia nulla)

    3
    1
  6. Piacerebbe pure a me lavorare in un posto dove non vengo controllato da nessuno. Posso mandare il cv alla Gesco?

  7. Qualcuno con caratteri cubitali mette post a nome mio , e mi dispiace
    Spero sia un’errore .
    Il contenuto del post non rispecchia minimamente il mio pensiero .
    Io ho massimo rispetto per il sindaco.
    E mai scriverei banalità simili .

  8. Rispondo al sig. angelo.
    Non sono un provocatore e se dico che l’amministratore, non conosce tutti i dipendenti è una realtà di fatto. In un anno di gestione Gesco, ha mai fatto l’amministratore una riunione di tutti i dipendenti, per sapere se alieggiava stress fra molti di loro? Per conoscere gli eventuali problemi dati nei vari servizi? Non è vero che, invece di approfondire i problemi, ci si doveva appellare alla propria buona stella, perché si era conservato il posto di lavoro?
    Il non conoscere, con ragionevole chiarezza, il luogo ed il quando si percepiranno delle somme “spettanti”, non da certo luogo a sonni tranquilli. La colpa in questo caso non sarà sua, ma dell’amministratore della SpM.
    E chi è l’amministratore della SpM? booh!!!
    Le somme dichiarate all’agenzia delle entrate, tramite CU, anche se non percepite, danno luogo a reddito ed il reddito è quindi tassabile
    Vogliamo fare causa all’agenzia delle entrate?
    Non voglio fare, ne terrorismo, ne buttare benzina sul fuoco, ma lo spunto sull’art. dello stress, vorrebbe potere fare chiarezza sulla situazione del mancato pagamento degli arretrati e sul come non ci sia chiarezza nel risolvere i problemi, dopotutto, i dipendenti che sono passati alla Gesco, erano già dipendenti SpM, quindi stressati dal fatto che non avevano e non hanno tutt’ ora recuperato i propri soldi.

    3
    1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto