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Ragusa. Quando l’Arte e il Sapere s’incontrano

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Ragusa – Oggi alle ore 18.30, al Centro studi “Feliciano Rossitto” (Via Ettore Majorana, 5), si terrà un incontro artistico-culturale avente per tema “Arte e sapere si incontrano. Omaggio a Raffaello”. Nel corso della serata vi sarà la donazione di d’apres del maestro Emanuele Bellio da “La Scuola di Atene” del grande Raffaello Sanzio (opera del 1510).
Dopo i saluti di Giorgio Chessari (presidente del Centro studi “Feliciano Rossitto”) seguiranno gli interventi di: Maria Antonietta Vitale e Antonella Galuppi.
La serata sarà tratteggiata dal gruppo musicale “Tetrasax Quartet dell’ACM 4 Keys”.

«Si tratta di una reinterpretazione – annota Antonella Galuppi – dell’opera di Raffaello risalente al primo decennio del XVI secolo. Mentre la riproduzione è una copia fedele di un’opera, così come è stata partorita dall’autore originario, la reinterpretazione rientra in una elaborazione che, pur mantenendo intonso l’elaborato iniziale, un artista lo interpreta alla luce del proprio sentire personale, del proprio sentimento e della realtà storico sociale in cui opera. In tal caso, Emanuele Bellio reinterpreta l’opera di Raffaello in una visione più sintetica e contemporanea in cui l’acromia emerge in modo palese lasciando il suo imprinting personale».

«Il primo decennio del Cinquecento è il periodo del classicismo più maturo di Raffaello. Papa Giulio II è il committente degli affreschi che decorano le Stanze vaticane, tra cui la più nota è proprio la “Scuola di Atene”. L’argomento dell’affresco è la conoscenza e la verità filosofica ed è popolato con la rappresentazione dei saggi e dei massimi filosofi dell’antichità. L’architettura del grande affresco (500×770 cm) dell’urbinate dà unità alla scena in cui la folla dei personaggi appare disordinata e in movimento. Emanuele Bellio – spiega Maria Antonietta Vitale – si dedica ad alcuni particolari di quella scena apportando una sua reinterpretazione in un legame imprescindibile tra arte e conoscenza umana, fulcro della ricerca».

Emanuele Bellio, nato nel 1949, dopo il completamento degli studi universitari, inizia a frequentare i corsi della Scuola di Pittura Promotrice delle Arti di Ragusa, sotto la guida dei Maestri Angelo Campo, Giovanni De Vita e Salvatore Ferma. Sin dai primi anni ’80, ha partecipato a numerose mostre in ambito regionale e nazionale. Nel 1996 e nel 2018 ha fatto due mostre personali.
Per variegate ragioni, ha dovuto sospendere l’attività pittorica dal 1997 al 2015. Questa lunga pausa, tuttavia, non ha cancellato il bisogno di esprimersi con la pittura. Ha ripreso a dipingere nel 2016. Usa diverse tecniche pittoriche: olio, acquerello, pastello, acrilico. Vive ed opera a Ragusa.

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1 commento su “Ragusa. Quando l’Arte e il Sapere s’incontrano”

  1. Per forza si devono incontrare ovvio, la cultura può essere codificata in forma artistica , nei testi di narrativa ad esempio , mentre l ‘ arte entra a pieno titolo nella cultura da quando il mondo è mondo. La scoperta dell ‘america o della carta vetrata anche i genitori che fingono di lavorare, sostenendosi invece con l ‘erba e facendo prostituire le figlie minorenni, denunciando a funzionari compiacenti fatti inesistenti, per darsi un immagine di onestà

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