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Si presenta a Ispica il libro “La strage di Modica” di Giovanni Criscione

Tempo di lettura: 2 minuti

Ispica – Nell’ambito degli eventi culturali organizzati in occasione delle festività di Sant’Antonio di Padova, mercoledì 4 giugno alle ore 20,30, nella scenografica cornice del convento dei Frati Minori di Santa Maria del Gesù a Ispica sarà presentato il libro “La strage di Modica. 29 maggio 1921. Un caso irrisolto di cento anni fa” dello storico Giovanni Criscione (edizioni Sicilia Punto L, Ragusa). Dialogherà con l’autore il prof. Corrado Monaca, saggista e scrittore.

Vincitore di due premi per la saggistica storica (Vento dei Calanchi, Spigno Monferrato-AL; Premio Michele Selvaggio 2024, Telese Terme-BN), il volume riporta alla luce un episodio oscuro e dimenticato della storia italiana: la strage fascista del 29 maggio 1921 alle porte di Modica, in cui nove persone persero la vita. Un crimine rimasto impunito nonostante l’inchiesta del Ministero dell’Interno, il processo in Corte d’Assise a Siracusa (dicembre 1922) e il tentativo di riapertura del caso in Cassazione nel 1945, dopo la caduta del regime. Attraverso documenti giudiziari inediti, Criscione ricostruisce la dinamica dell’eccidio, svelando verità nascoste e inconfessabili. Le lacune archivistiche, le omissioni e la sparizione di atti cruciali, insieme ad alcune circostanze della strage, alimentano il sospetto di una connivenza tra fascisti, carabinieri e autorità. L’autore analizza il contesto storico, politico e sociale dell’epoca, le biografie delle vittime e degli accusati, il ruolo delle istituzioni e le ripercussioni della vicenda nella retorica politica del dopoguerra. Un “cold case” che travalica i confini locali per inserirsi nel più ampio quadro delle violenze fasciste in Italia, spesso perpetrate con la complicità dello Stato.

Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), dottore di ricerca in Storia contemporanea, ha pubblicato “Cent’anni di gratitudine. Storia della Society of the Citizens of Pozzallo tra mutualismo, solidarietà e community service (1919- 2019)” in The Society of the Citizens of Pozzallo, a cura di Michele Giardina, Messina, 2020; La dolceria Bonajuto, storia della cioccolateria più antica di Sicilia, Palermo, 2014; Le radici e le ali. Nicolò Curella e la Banca Popolare S. Angelo, Palermo, 2017; Per una storia del turismo e del commercio (1945-1990) in Storia di Siracusa, Economia, politica, società (1946-2000) a cura di Salvo Adorno, Roma, 2015

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2 commenti su “Si presenta a Ispica il libro “La strage di Modica” di Giovanni Criscione”

  1. Sempre la solita solfa
    I comunisti rovistano nella spazzatura Italiana in cerca di qualcosa contro i fascisti e poi con un filo conduttore rosso arrivare al governo di centro destra
    Caro scrittore se ti sposti al nord e rovisti, sai quandi Eccidi Rossi trovi, compiuti dai partigiani a danno dei fascisti a guerra finita , eccidi inenarrabili a sangue freddo per vendetta,
    (Il sangue dei vinti Giampaolo Pansa .)

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  2. Amo Modica
    Fammi un esempio di “eccidio rosso”, che io ti aggiornerò sugli “eccidi neri” e perché no, ti dirò in sintesi, la cosa più importante di tutto questo, la differenza tra gli uni e gli altri
    Ovviamente sorvolerò sul “Piano Solo”, sul Gen. De Lorenzo, su Licio Gelli, su Junio Valerio Borghese detto Il Principe Nero antefatti e ispiratori, perché dal tuo commento, riconosco, che sono cose al di fuori della tua capacità di comprensione.
    Il tutto così, per saggiare la tua conoscenza storica
    Dai…
    P. S. : Hai ragione a lanciare strali verso i comunisti, perché la loro più grande colpa e stata la cosiddetta “amnistia Togliatti” che fu un provvedimento di estinzione delle pene (decreto presidenziale 22 giugno 1946, n. 4) proposto alla fine della Seconda guerra mondiale nella neonata Repubblica Italiana dal ministro di grazia e giustizia Palmiro Togliatti appunto, e approvato dal governo De Gasperi, che prevedeva un indulto per reati comuni, politici e militari, praticamente, salvava dal cappio tante teste nere, le quali per tutta risposta nei decenni successivi, hanno messo a ferro e fuoco l’italia, da traditori come da loro (vostra) natura.
    Da parte dei comunisti questa, sempre a mio parere, è stata una grave sottovalutazione e una grande colpa della quale ancora adesso ne risentiamo degli effetti nefasti
    Vai a studiare se la cosa ti sfugge

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