
MODICA – L’ex convento e chiostro di Santa Maria del Gesù a Modica Alta, un complesso monumentale di grande valore storico e artistico, è al centro di un dibattito acceso che vede contrapporsi le logiche della valorizzazione immobiliare e la sua intrinseca vocazione culturale. L’Agenzia del Demanio, nell’ambito di un’iniziativa volta a riqualificare e rifunzionalizzare immobili statali attraverso partenariati pubblico-privati, ha incluso questo sito tra quelli per i quali si ipotizza una destinazione terziaria, direzionale o commerciale.
Questa prospettiva ha sollevato le preoccupazioni del consigliere comunale del Partito Democratico, Giovanni Spadaro, che ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarezza sul futuro del bene. Spadaro evidenzia come l’antico complesso sia stato per anni gestito dal Comune di Modica tramite una convenzione con il Demanio, che prevedeva la possibilità di decurtare i costi dei lavori di manutenzione dai canoni dovuti.
“L’antico complesso monumentale”, spiega Spadaro, “per alcuni anni è stato gestito dal Comune sulla base di una convenzione con il Demanio con la previsione del decurtamento dei costi dei lavori di manutenzione che il bene monumentale necessitava dai canoni dovuti.”
L’interrogazione del consigliere Spadaro mira a ottenere risposte su diversi fronti cruciali:
- Possibilità di ritorno al Comune: Spadaro chiede se esista la possibilità che il monumento possa tornare nella disponibilità dell’ente comunale, scongiurando così l’ipotesi che non possa più essere destinato alla sua “naturale vocazione culturale” come attrazione turistica.
- Regolarità dei pagamenti: Viene altresì richiesta conferma sulla regolarità dei pagamenti a favore dell’Erario relativi alla precedente gestione.
- Ostacoli a una nuova convenzione: Infine, Spadaro chiede di conoscere quali siano gli eventuali ostacoli alla stipula di una nuova convenzione tra il Comune e l’Erario, che permetterebbe una gestione pubblica del sito.
La vicenda dell’ex convento di Santa Maria del Gesù si inserisce in un contesto più ampio di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Se da un lato l’intervento di privati può rappresentare un’opportunità per il recupero e la manutenzione di beni che altrimenti rischierebbero il degrado, dall’altro sorge la legittima questione di come bilanciare le esigenze di sviluppo economico con la salvaguardia dell’identità culturale e storica di tali luoghi.
La speranza del consigliere Spadaro è che l’interrogazione venga trattata nel primo consiglio comunale utile, al fine di avviare un confronto costruttivo sul futuro di un bene così significativo per la comunità modicana. La decisione su quale strada intraprendere per l’ex convento di Santa Maria del Gesù sarà un banco di prova importante per definire l’equilibrio tra sviluppo e conservazione del ricco patrimonio storico-artistico del territorio.
2 commenti su “L’ex Convento Santa Maria del Gesù a Modica Alta: tra valorizzazione pubblico-privata e vocazione culturale”
Caro consigliere ma oggi ha visto un articolo pubblicato su RAGUSA OGGI dove lei e collega dell ex assessore AIELLO a PALERMO nella segreteria particolare del suo deputato del PD, ci potrebbe spiegare come puo’ succedere questo?Grazie chiedo per i modicani
Ho il brutto presentimento che i precedenti pagamenti all’erario non siano avvenuti!