
Papa Francesco non è stato diverso da Jorge Mario Bergoglio. Non si può staccare il dopo dal prima, il ruolo non cancella l’esperienza e le convinzioni maturate nel tempo. Il populismo, tipico del cattolicesimo argentino e retaggio della cultura gesuita latinoamericana, è stato il tratto distintivo del suo pontificato. Chiaro il suo obiettivo, ripetuto dai suoi sostenitori fino a diventare uno slogan, “vorrei una chiesa povera per i poveri”. I poveri, gli umili, i migranti, in una parola il popolo, che incarna la parte sana e virtuosa della società, contrapposta alle élite corruttrici. A suo agio in un clima di polarizzazione, Bergoglio non ha nascosto la viscerale avversione all’occidente, per lui simbolo del peccato, all’individualismo e al liberalismo, fonti di egoismo, per non parlare del capitalismo, la satanica legge della domanda e dell’offerta. Per lo spiritualismo gesuita dell’America Latina tutto questo significava fuga dal corporativismo e dalla “santa povertà” dello Stato etico, dove religione e politica erano un tutt’uno. La crociata di Francesco contro l’occidente, colpevole di aver devastato l’ambiente, la “casa comune” dell’umanità, ha elevato l’ecologismo a religione. Il Papa delle periferie del mondo, che voleva fare della Chiesa un grande ospedale da campo, ha snobbato apertamente i centri e le grandi capitali occidentali. Assenza non passata inosservata, la sua, all’inaugurazione della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, simbolo della cristianità, restaurata dopo il grave incendio del 2019. Quel giorno, Bergoglio era volato in Corsica. Nelle intenzioni del papa argentino, tutto doveva cambiare nella vita della Chiesa, dalle vecchie strutture ai collaboratori più stretti. Ha rivoluzionato il Collegio cardinalizio, promuovendo vescovi di isole remote e trascurando arcivescovi di sedi popolose e ricche di storia, ha mandato in prepensionamento prefetti curiali non allineati e promosso i fedelissimi, preparando il terreno per il dopo di lui. Nulla doveva essere come prima. Era anche convinto che verrà un’epoca di grande sincretismo, in cui una religione sarà capace di sintetizzare le diverse tradizioni religiose mondiali contro il nemico comune, l’occidente secolare e le élite occidentalizzate che “attentano alle virtù religiose dei popoli”. In nome del pluralismo religioso, Bergoglio ha guardato a oriente e aperto il dialogo con l’islam attraverso l’incontro con il Grande Imam di al-Azhar. Ne è nato il documento sulla fratellanza universale, che descrive il pluralismo religioso come “sapiente volontà divina”, benché nei testi del Vaticano II non ci sia una sola riga in cui si affermi che le diverse religioni sono volute da Dio. A fare chiarezza è Giovanni Paolo II che in “Redemptoris Missio”, pur non escludendo il valore delle altre religioni, ribadisce la centralità del messaggio cristiano e la necessità della predicazione della fede per la salvezza dell’umanità. Il papa della rivoluzione auspicata da chi chiedeva una modernizzazione della Chiesa e un’apertura a temi sensibili quali la benedizione alle coppie gay e l’eucarestia ai divorziati risposati, si è fermato di fronte alla dottrina che non ha toccato, lasciando perplessi e confusi sostenitori e detrattori. Su questioni importanti come la pace e la guerra, il suo pacifismo è stato una scelta di campo, in sintonia con il suo anti occidentalismo e anti americanismo, mettendo a margine la distinzione tra aggredito e aggressore. Sant’Agostino sosteneva invece che una guerra accettabile esiste: “La pace deve essere nella volontà e la guerra solo una necessità, affinché Dio ci liberi dalla necessità e ci conservi nella pace”. Bergoglio è stato ambiguo sul valore della libertà dei popoli, consigliando a Zelensky la resa e inopportuno sul possibile, ma da verificare, genocidio attribuito agli israeliani a Gaza. Quanto sia riuscito a seminare e con quali risultati sarà la storia a deciderlo.
23 commenti su “Da Jorge Mario Bergoglio a Papa Francesco…l’opinione di Rita Faletti”
In realtà, da un punto di vista puramente cattolico, nessuno più di lui si è allineato alla politica occidentale intesa come ideologia, proprio a partire da temi ambientalistici ed immigrazionistici, creando enorme confusione, portando ambiguità al Vangelo e spaccando la Chiesa ancora di più, come i suoi predecessori lentamente hanno fatto.
Ha distrutto la dottrina sociale della Chiesa, cambiato la liturgia, introdotto riferimenti per la parità di genere nella funzione, ha adattato la Chiesa a ciò che la politica e la moda occidentali chiedevano.
Nulla di diverso dalle politiche occidentali, intese come vdl e Biden.
Poi, su Gaza, messaggio corretto, ma sempre da un punto di vista cattolico errato, perché nessuno più della Chiesa sa che cosa sta avvenendo in Terra Santa, ma il tutto è diventato politica.
Io crociate antioccidentali non ne ho viste, magari, sarebbero state per la sua salvezza ed il ritorno al vero cristianesimo.
Su Giovanni Paolo II, posso solo ricordare una delle tante immagini, quando ha baciato il corano, oppure una delle sue frasi nel pellegrinaggio in Terra Santa nel 2000:
“San Giovanni Battista protegga l’Islam, tutto il popolo della Giordania e tutti coloro che hanno partecipato a questa celebrazione, una celebrazione memorabile! Sono grato a tutti voi”
Mi faceva strano che i geopolitichi de noartri ancora tacevano su papa Francesco anzi uno ne aveva parlato dicendo che era morto durante il ricovero (Spinello) ma il papa si è ripresentato. Paolo e company parlate per il gusto di farlo ma credetemi a volte stare zitti invece di sparare str…te vi renderebbe più seri ma purtroppo appartenete ad un gruppetto di esseri piccolini e frustrati di fronte alla leggerezza della vita.
@giuseppe fede, si parla per difendere i valori reali e denunciare pubblicamente la differenza che intercorre fra ciò che rappresenta la falsità e moralità create dall’uomo per suo stesso uso e consumo e la grandezza di ciò che è stato creato da Dio che gente amorale, mondana, schiava del confornismo, del falso pietismo e di tante altre baggianate non potrà mai comprendere.
Poi, se anziché ciarlare vuole approfondire tematiche in merito a dottrina, catechismo, papi o encicliche, rimango a completa disposizione, così forse magari lei potrà spiegarmi in cosa la rottura dopo 19 secoli col passato collimi con la Chiesa di Gesù ed il Vangelo, ed il perché dovrebbe essere ciò che Dio avrebbe voluto nonostante tutto dimostri il contrario.
Strano poi che non commenti l’articolo, ma si rivolga a me, nonostante punti diversi credo che nemmeno quanto scritto sia un silenzio su papa Francesco.
E perché stare in silenzio, fra l’altro, quando ora più che mai è necessario evitare errori del passato sottolineando I gravi errori commessi?
Faccia lei, attendo, come per gli altri.
Paolo può attendere tutta la vita ma io non porto avanti discussioni con persone che sono convinte di sapere tutto di tutto ma che non riescono a vedere la vita da altri punti di vista pertanto lei per me è un ciarliero. Saluti e a mai più.
Giuseppe Fede, se non vuole discussioni perché non riesce a sostenerle, non le crei.
Se si parla di Chiesa, non esiste altro punto di vista se non quello dottrinale.
Inoltre, è lei che pretende silenzio da parte di chi non la pensa come lei, anzi, come la massa.
Un suo commento costruttivo sarebbe stato sicuramente gran cosa al posto del solito commento ostruzionista e censorio, tipico dell’ipocrisia dilagante. Saluti.
Ricordo di un bambino alla scuola elementare che si riteneva bravo in matematica e riusciva a contare partendo da uno fino a numeri per noi fuori dal comune, ma se doveva fare una semplice addizione non riusciva a venirne a capo.
A mio parere, Signo Paolo, ritengo che lei sappia tutto sulla chiesa, ma trascura uno dei suoi fandamenti, che l’artefice dell’elezione del Papa è lo Spirito Santo e vedo che lei non ha alcuna remora a mettere in discussione il Disegno di Dio.
Ragioniere in pensione, se avesse letto altri commenti fatti in merito, avrebbe potuto constatare che non metto assolutamente in discussione il Disegno di Dio, tanto da aver scritto che i papi che abbiamo sono ciò che meritiamo. Si permette il male per un bene superiore, da sempre è stato così, nella vita del singolo e per la Chiesa.
Ho anche scritto, che salvo schiaffi di Dio per rimettere a posto le cose, non potremo aspettarci null’altro che in continuità, finché la maggior parte dei fedeli, come già è avvenuto negli ultimi anni, aprirà gli occhi.
In merito poi all’azione dello Spirito Santo, le consiglio di ricercare ciò che affermava l’allora cardinale Ratzinger, ossia che lo Spirito Santo non decide il nome del candidato ma aiuta lasciando molta libertà di scelta ai cardinali, fatto confermato, sempre da sue dichiarazioni, dalla moltitudine di papi che tali non sarebbero dovuti essere proclamati.
@Paolo ovviamente il suo schieramento politico lo porta a puntare il dito contro Papa Francesco perché ha aperto le porte della chiesa a tutti compresi gay, lesbiche ecc. ecc. inoltre si è schierato con l’Ucraina perché attaccata dal suo amatissimo Putin. Ovviamente la sua dottrina politica non concede spazio a queste persone quindi se i lettori non vogliono interloquire più con lei una ragione ci sarà e non mi venga a raccontare la solita fuffa che lei cerca il confronto, lei cerca lo scontro per imporre le sue idee stupide e il più delle volte da fascio ma lo Spirito Santo illuminerà pure lei per comprendere la Vera verità e non quella dei suoi oscuri predecessori. A mai più anche per me nei suoi confronti.
Stefano lucifora, io ho fatto un commento, come sempre faccio su post di varia natura. Chi viene a punzecchiare, con molta presunzione ed ancor più ignoranza, non è esente dall’essere un polemico istigatore, attaccando e mai argomentando uno che sia uno di argomento.
Lei che avrà sicuramente schieramento politico e basa la sua vita su quello, giudicherà i papi in base alla linea del partito, mettendo quella davanti alla fede, se cristiano. Quindi, se affine è un ottimo papà, altrimenti no. Se mondano va bene, altrimenti no.
Io, come sempre ho dimostrato, per ogni commento parto sempre da un punto di vista cattolico, che non è quello degli ultimi anni, che si basa su Vangelo, sulla dottrina e sul catechismo della Chiesa, I mutati ed immutabili nonostante i ridicoli e goffi tentativi umani.
La differenza fra me e chi commenta contro, è sempre e solo questa, questione di priorità oltre che di argomentazioni per dibattere.
Poi, comprendo che chi appartiene a certo schieramenti ideologici non possa non apprezzare gli assist di un papa. Ma l’ideologia umana è una cosa, la Chiesa un’altra, e per quanto un papa possa commettere errori, volontari o meno, la Chiesa intesa come corpo mistico, non smetterà comunque di divulgare ciò che le Scritture affermano, evidenziando gli errori e combattendo per la Verità, quindi, per la Salvezza, anche sua, che dispone di intelletto ma, soprattutto, di libero arbitrio.
O dentro, o fuori. Se ne faccia una ragione, senza basi dottrinale ha poco da tifare per un papa o un altro. Se erra, viene valutato su parametri di Chiesa, non dell’uomo.
Tifi chi vuole, ma io non parlerei di calcio se non ne conoscessi le regole, detta terra terra.
Poi, può mettere nome e cognome come vuole, ma tanto…
Veda signor Paolo la fede, se c’è, è totale.
Funziona così, mi dispiace per Lei.
Non può essere intermittente. Non posso adattarla a mio modo.
Non sono i fedeli che insediano un pontefice e neppure ne orientano il pontificato.
Lo scranno di Pietro chi lo occupa lo fa per volere dello Spirito Santo. È così se si ha fede.
E non sono quelli che ci meritiamo, ma il meglio che un Padre dona ai propri figli.
Ragioniere in pensione, infatti, rilegga bene il mio commento precedente.
Afferma che un padre dona il meglio ai propri figli, ed esclude che un padre punisca i propri figli a fin di bene. E se lei afferma ciò, è grave in entrambi i casi, ed è frutto di dottrina distorta, che nulla ha a che vedere con la fede (che poi, è altra cosa).
Pertanto, non si dispiaccia per me.
In attesa che la storia “decida” cosa raccontare o, semplicemente, racconti a questo riguardo, le opinioni del presente inficiate da idiosincrasie creano confusione più nelle menti degli autori che in quelle dei lettori. È così che, dall’elezione alla morte, nel pensiero fisso, ancorché rispettabile, dell’autrice nulla è cambiato durante i dodici anni del pontificato di Papa Bergoglio.
Se rileggiamo quanto da lei scritto, ad onor del vero senza infingimenti, in questo arco temporale, rileviamo lo stesso tenore, lo stesso sotteso accanimento, preconcetto prima, consolidato poi, nei riguardi dell’uomo e del Papa.
Penso che Bergoglio, salito al soglio pontificio, abbia seguìto fedelmente gli insegnamenti del fondatore della Chiesa: umiltà nel servire, sensibilità verso il suo popolo, apertura ad ogni uomo, accoglienza incondizionata, clemenza verso i peccatori, esortazione al rispetto del creato, invito alla semplicità dei discepoli, misericordia e generosità senza risparmio, ricerca di bene e giustizia, uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali, cattolicità ed ecumenismo (Marco 16,15), solidarietà concreta verso i più fragili, sostegno e conforto agli esclusi da una società tanto opulenta quanto insensibile,
Cos’altro ha comandato il Messia, per chi crede, a chi doveva pascere il suo gregge? Incensi, corone, tesori, protocolli, freddi cerimoniali, vesti di bisso e porpora, scenografici orpelli, potere da pari tra i grandi (si fa per dire: in quanto a magnificenza intrinseca, non insita nel potere stesso) della terra?
La Chiesa prosegue nella sua ultra-bimillenaria storia e, a parte qualche dolorosa parentesi, la guida del Pastore la conduce verso ben definiti orizzonti, nel solco degli insegnamenti del fondatore.
Cosa chiedere a un Papa, se il magistero da lui esercitato trova fondamento nella semplicità del Vangelo, scevro di ideologie che solo uno sguardo esterno contenuto e tendenzioso unicamente vede?
Il Concilio Vaticano II ha aperto la strada verso il mondo, ha invitato la Chiesa a percorrere le strade insidiose della vita, per incontrare e sostenere l’Uomo, senza etichette o preclusioni.
Negli scritti che, su questo giornale, l’autrice ha seminato lungo il pontificato di Papa Francesco mi pare di cogliere la costanza di nostalgie Lefebvriane, se non revansciste.
Tuttavia, occorre prendere atto della dinamicità del mondo, proiettato in avanti – forse un po’ alla deriva – e della Chiesa, pur prudente e salda, con fatica, al timone.
Anche se le dinamiche della Storia sono imprevedibili ed è contraddittoria l’evidenza che malgrado il tempo trascorra e l’esperienza umana maturi sembra di essere sempre all’inizio: “non c’è niente di nuovo sotto il sole” (Qoelet 1,9). Confondiamo il conservatorismo con la conservazione della specie, che rischia di estinguersi soprattutto a causa di “un popolo dalla dura cervice” (Esodo 32,9).
@RAGIONIERE IN PENSIONE
non si può parlar di fede quando la persona alla quale si riferisce va a sindacare su tutto, decidendo ciò che è giusto o non giusto, giudizio indiscutibile su tutto. Eppure nelle sacre scritture si biasima il giudizio e chi giudica, ma in questo caso siamo al paradosso, chi giudica pensa di dover giudicare anche Dio… ma lui lascia fare.
E se cerca di dissentire, lui le farà un “saggio esempio” paragonando le regole di Dio con le regole del calcio… e palla al centro.
Quanta religiosità!
Anonimus, se lei leggesse apologeti, riviste cattoliche, vaticanisti, sacerdoti potrebbe andare a sindacare da loro quanto afferma per me.
Ma sicuramente lei ne sa di più, per giudicare ciò che affermo che è giudizio della parte sana della Chiesa.
Cercare, leggere, imparare, approfondire costa tempo vero? Soprattutto se ciò che potesse leggere si scontra con il conformismo ideologico, creando qualche turbolenza riflessiva interna per la coscienza.
Parli di ciò che conosce, non di quanto dicono nei salotti televisivi.
Lei continua a scrivere “è giudizio della parte sana della Chiesa”… ma chi lo decide quale è la parte sana della chiesa? Lei?
Eppure nel Vangelo di Luca 6:37-38, si sottolinea l’importanza di non giudicare gli altri, poiché con lo stesso criterio con cui giudichiamo, saremo giudicati… o forse anche questo lo mettiamo in discussione? Desidera forse elevarsi al Trono divino?
Anonimus, lei cita le Scritture, ma le interpreta lei come ormai erroneamente si usa fare perché ci si autocostruisce il proprio credo o si attiene all’unica interpretazione valida che è quella della Chiesa?
Sia accorto nella risposta, perché lo sa di solito come va a finire in queste polemiche dove sembra che voglia necessariamente sbattere la testa.
Ma nessuna polemica Paolo, le ho semplicemente chiesto chi decide quale sia la parte sana della Chiesa. Occorre corredare la propria opinione evidenziando quale sia stà parte sana per poter così riflettere. Poi se lei non vuole rispondere o discutere chiudo, ma nessuna polemica.
Ma infatti, Anonimus. La parte sana della Chiesa è quella fedele al Vangelo, quella che rispetta la dottrina sociale ed il catechismo. Quante volte lo avrò detto?
Se un concilio o un papa si adegua ai tempi, va in scontro con quanto predicato ed evangelizzato per 2000 anni.
Oppure Dio ha fallito, secondo lei, il Suo progetto e l’ha cambiato negli ultimi decenni per accontentare i desideri dell’uomo? Ha diffuso la Sua chiesa per tutta la terra con un messaggio univoco e chiaro, poi negli anni ’60 ha deciso di cambiare tutto, così, all’improvviso, perché l’uomo ha scoperto di essere libero, sessualmente, per l’aborto, il divorzio e per chissà cos’altro, in concomitanza con l’esplosione ideologica di certe amenita.
Ma dico, ma veramente crede questo?
O crede che la Chiesa sia sempre stata così ma mancavano i papi giusti?
Ma si rende conto dell’assurdita che sta cercando di tenere in piedi?
Quindi, mi dica lei, qual’è la parte sana della Chiesa?
Quella creata da Gesù, portata nel mondo dagli apostoli, bagnata e santificata col sangue dei martiri, con la storia dei santi, oppure quella che oggi cede a messaggi ambigui per stare al passo coi tempi, ma non di sicuro in linea con la dottrina?
Serve che le corredi? Apra il Vangelo, e lo legga con l’unica interpretazione possibile, che non è la sua né quella politica.
Se questa fatica non riesce a farla, se non ricerca, vuole che le dica nomi e cognomi? Ma lei uno sforzo una volta non riesce a farlo? Oppure, come penso, le piace la polemica visto che mai ha diogato su testi già forniti anche per altri temi?
Poi, proprio lei parla di corredare, ci fosse una volta che l’avesse fatto…
In questi giorni parte una novena in vista del conclave, dal cardinale Burke, Se la ricerchi. È un punto di partenza.
E poi se vuole, le posso citare tutte le frasi degli ultimi anni e mi spiega anche in cosa collimano con il Vangelo, soprattutto su temi quali aborto e gender e fantomatico ecumenismo.
Mi dica lei, mi recupero il tempo necessario per raggrupparle il tutto, però poi attendo risposta su basi cattoliche in risposta a quanto le fornisco.
Ma per favore, non mi faccia domande così ingenue, solo per assecondare ciò che lei ritiene giusto per le sue idee, calpesta la storia del cristianesimo pretendendo che il cristianesimo si adegui alle fesserie umane, dopo 2000 anni.
È contro l’aborto, Anonimus? Uno dei temi fondamentali per un cristiano.
Ma non risponderà.
“Se un concilio o un papa si adegua ai tempi, va in scontro con quanto predicato ed evangelizzato per 2000 anni.” vero?
Chiarissimo, lei vuole il mondo fermo a 2000 anni fà, benissimo, abbiamo capito il suo modo di pensare.
Purtroppo per lei il mondo va avanti, più di quanto lei creda, ma se per lei è questa l’interpretazione del vangelo, faccia pure.
Dio ci lascia liberi, si chiama libero arbitrio, mentre lei ritiene fantomatico l’ecumenismo, già, tutte le altre religioni lei non le accetta…
ma come si permettono, lei è il possessore della autentica verità…già
L’ego fa brutti scherzi, ma come fa a vivere in un mondo di peccatori ed infedeli… manco musulmani ed islamici arrivano alle sue “sagge” posizioni.
– l’unica interpretazione possibile, che non è la sua né quella politica –
ma lei è veramente convinto di questo? neppure un dubbio? la sua convinzione è forte come la roccia capisco… ed anche fra altri 2000 anni la ritroveremo allo stesso punto.
Ma contento lei, per me va bene.
@Paolo – Non ci posso credere: la parte sana della chiesa è “quella che rispetta la dottrina sociale”… eppoi lei lascerebbe annegare gli immigrati nel canale di Sicilia …
coerente direi… più dottrina sociale di questa?
E’ bello sindacare sulla vita degli altri quando si è cullati da un immeritato benessere.
Secondo Lefebvre il Vaticano II sosteneva la laicizzazione della società e concedeva spazio a tutte le religioni mettendole sullo stesso piano. A suo parere, ciò preparava il terreno per la scristianizzazione. Aveva previsto il futuro? Se pensiamo alla Spagna, una delle culle del cattolicesimo, non possiamo negare che lo zapaterismo ne abbia cambiato il volto, trasformando il paese nel simbolo del relativismo morale e del laicismo fondamentalista. Lo scrittore Michael Houellebecq, non un cattolico, parlando dei due paesi più cattolici d’Europa, Irlanda e Spagna, disse: “Per qualcuno non cattolico ma che immagina di cosa si tratti, vedere che scompare così rapidamente è davvero spettacolare. In Spagna, è noto, c’è la movida, le persone sono molto interessate al sesso. Ma in Irlanda non è affatto così, sono interessati solo ai soldi. Eppure il collasso è lo stesso, alla stessa velocità. Mi spaventa”. Chi provò a fermare quel collasso fu Ratzinger. Il papa teologo, nato nelle università e che nell’accademia aveva trovato dimora, fu bandito dalla principale università di Roma. Era stato invitato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2008, ma la sua presenza fu criticata da una settantina di docenti, tra cui il premio Nobel Giorgio Parisi, così la Santa Sede declinò l’invito. Ratzinger era considerato “incongruo” e non in linea con la laicità della scienza. Avrebbe dovuto parlare di Socrate, di coscienza e di tirannia. Aver ostracizzato un pontefice della statura intellettuale di Ratzinger fu una vergogna. Oggi non ci si stupisce più: le università sono erose dall’integralismo ideologico e dal tentativo di determinare addirittura quali pensieri e parole siano accettabili. Le università sono campi minati in cui il conformismo è una vera dittatura e il pluralismo intellettuale che dovrebbe essere un vanto è una colpa. Anche questo era stato previsto da Ratzinger, che disperatamente aveva cercato di difendere l’occidente da se stesso e da certa ideologia progressista.
Mah ! Bah! Boh! Hic! Umanamente Bergoglio ha tutta la mia simpatia e anche ammirazione , per la capacità di aggirare o almeno tentare di farlo tutte le regole e convenzioni legate a un ruolo di così grande importanza , ha scelto l ‘ umiltà e la semplicità anche per dopo la morte , ha privilegiato il rapporto umano autentico e alla pari , senza mai volersi presentare come un uomo particolare e di un altro livello . Non si possono disconoscere gli sforzi fatti per riportare le finanze vaticane alla loro destinazione, in particolare l ‘obolo di san Pietro, per fare una chiesa più aperta ai poveri e agli ultimi e all ‘ambiente , mi è sembrato un uomo autentico e sincero e coerente con le sue convinzioni . Ma le convinzioni nel caso delle verità di fede non possono non coincidere con le scritture e la tradizione della chiesa , senza essere tentati dall ‘esibizionismo di certi teologi che con rischiose acrobazie partono da affermazioni esagerate e apparentemente blasfeme per poi paradossalmente affermare o dare a intendere tutto il contrario. Non so se è del superiore dell ‘ordine gesuita che l ‘inferno non esiste , perché Dio è amore , non so che ne pensava Bergoglio, ma non si può ne ‘ si deve scindere la divina sapienza dall ‘amore e dalla giustizia divina . Magari per fare un “salto ” in Svezia a festeggiare Lutero, reo di eresia e soggetto di scomunica . Inoltre credere che tutte le religioni sono volute e permesse da Dio, perché portano a Dio , negano di fatto le parole di Gesù: ” io sono la via , la verità è la vita ” . La comunione ai divorziati sembra una misericordia senza giustizia o “scritture” , che minimizza e annulla il significato di matrimonio cattolico come sacramento e promessa e il suo valore per tutta la vita , per non parlare della benedizioni a certi tipi di coppie dei tempi di Sodoma . La coerenza ideale con le proprie posizioni in certi ruoli di importanza universale può determinare un mare di confusione. Benedetto xvi si è dimesso ma dal ministero non dal munus ossia dall ‘essere papa , dunque senza la rinuncia al munus secondo il diritto canonico non si poteva indire il conclave , le ragioni di età potrebbero non bastare se non ricordo male , alcuni hanno da ridire sul rispetto delle regole dell ‘elezioni del papa nel caso di Bergoglio, altri potrebbero non accettare i cardinali eletti da Bergoglio, apparendogli questo come una sorta di camerlengo o supplente ministeriale. Interessante conoscere l ‘opinione di Dio in proposito, I casi di pedofilia sono stati portati alla luce , ma quel vice vescovo e la suore , mi sto confondendo , l ‘altro che voleva coprire nascondere e pagare , in conclusione ma siamo davvero alla fine del mondo e senza volerlo si è preparato il trono a quello che si presenterà ecumenico e umanitario e ambientalista e poi additera’ se stesso come Dio , magari elogera’ la statua della pachamama in Vaticano. Boh il senso della responsabilità per il ruolo di papa non dovrebbe essere mai troppo, anche il senso del proprio se come umile servitore di Dio.
Io povero cristiano che ogni giorno chiedo a Dio di perdonare i mie peccati e di aiutarmi ad essere un buon cristiano , cosa volete che ne sappia di lana caprina da scarminare , per fare le pulci a papa Francesco , ascoltando i suoi sermoni ho capito che ha indossato la veste di Pietro , e ha cercato di portare la chiesa nella direzione voluta da Gesù, un Papa non deve prendere posizioni politiche , non deve patteggiare per alcuno , deve essere la dove c’è bisogno di Dio , che sia la striscia di Gaza , che sia l’Iraq, che sia l’Ucraina, che sia la Russia , un Papa ha il dovere di scrostare la chiesa di secoli di croste sovrapposte che hanno coperto il disegno iniziale , ci sono secondo me troppe cose inutili , Gesù aveva un’asinelo a volte, a volte a piedi, non possedeva niente , portava la salvezza dell’anima ,tramite la fede in Dio e nella sua opera comandata dal padre , ma non sempre era disponibile a sopportare tutto come quando scaccio i mercanti dal tempio , quando accuso apertamente i farisei di essere sepolcri imbiancati , quando riprese duramente Pietro perché voleva per amore allontanarlo dalla sua missione,
Dott Faletti come poteva Francesco presenziare alla riapertura di Notre Darme un sepolcro imbiancato in uno stato che aveva messo l’aborto nella costituzione, il più vile degli assassinii perché fatto nei confronti di chi non si può difendere , fatto per l’egoismo di una mamma che nega al suo figlio di nascere , di un macellaio che in nome del progresso femminile taglia il sottile filo che tieni in vita una meravigliosa vita umana, tradendo il suo giuramento .
Papa Francesco un Cristiano vero , grazie per questi dodici anni di protezione paterna , con te ci sentivamo più sicuri , sapevamo che lottavi sempre per Dio e per la salvezza del modo , sporcandoti la tunica come tu invocavi nei tuoi preti quando dicevi mi piacciano i preti con tunica sporca di lavoro .
Gloria in Dio papa Francesco.