Cerca
Close this search box.

Tutte le fasi della cerimonia del Conclave…di Giannino Ruzza

Non tutti lo sanno, ma adesso sì...
Tempo di lettura: 5 minuti

Se c’è qualcosa che è appena cambiato nella Chiesa cattolica nel corso dei decenni, è il rigido cerimoniale del conclave: il voto dei cardinali nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo papa. Non vengono più rinchiusi senza cibo finché non viene scelto un pontefice. Anche il numero dei cardinali è cambiato nel tempo, ma le rigide regole rimangono in vigore per guidarli “sotto l’ispirazione del Santo Spirito” nella selezione del nuovo successore di Pietro.

La Cena

La tradizione vuole che tutti i cardinali elettori che, in questo caso, saranno 133 a seguito di due ritiri. si trasferiranno la sera prima dell’inizio del conclave nella Casa Santa Marta, la residenza all’interno del Vaticano dove visse Francesco, per cenare insieme. Da quel momento, saranno isolati dal mondo esterno e completamente tagliati fuori dalla comunicazione.

La Messa di Apertura

La mattina successiva, il Decano del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re, celebrerà la Messa “Pro eligendo Papa”, aperta a tutti i fedeli nella Basilica di San Pietro.

La Processione

Nel pomeriggio, i cardinali elettori si recheranno alla Cappella Sistina in processione, invocando la guida dello Spirito Santo con il canto di Veni Creator.

Il ‘Extra Omnes’

Al termine del giuramento all’interno della Cappella Sistina, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, Diego Ravelli, proclamerà Extra omnes (“tutti fuori”), e le porte saranno chiuse. Al suo interno rimarranno solo i cardinali elettori, e poi si procederà alla prima votazione.

Le preghiere

Ogni giorno i cardinali celebreranno la Messa e poi si recheranno alla Cappella Sistina, dove alle 9:00 pregheranno le Lodi. Dopo la seconda votazione del pomeriggio, gli elettori pregheranno i Vespri.

Il Voto

I cardinali voteranno due volte al mattino (subito dopo le Lodi) e due volte al pomeriggio (alle 16:00). Attualmente i cardinali elettori sono 133, quindi sono necessari 88 voti per eleggere il successore di Pietro.

La ‘Fumata”

Dopo ogni due votazioni, le schede su cui i cardinali hanno scritto il candidato prescelto vengono bruciate in una stufa all’interno della Cappella Sistina. Il fumo esce attraverso un camino sul tetto della Cappella Sistina: un pennacchio può essere visto intorno a mezzogiorno e un altro alle 19:00. Se il fumo appare prima di quei tempi, significa che è stato eletto un papa.

Le Campane

Una volta completata l’elezione, dal camino si alzerà del fumo bianco e, contemporaneamente, suoneranno a festa le sei campane di San Pietro.

La “Camera delle Lacrime”

Nella sagrestia della Cappella Sistina, viene preparata una sala con indumenti per il nuovo pontefice in varie dimensioni. Questa è la cosiddetta “Stanza delle Lacrime,” chiamata così per essere il luogo in cui il neoeletto papa libera l’emozione che ha tenuto fino a quel momento.

La procedura di voto

L’ultimo cardinale diacono seleziona tre scrutatori, tre revisori e tre assistenti. I Cerimonieri distribuiscono due o tre schede bianche a ciascun elettore, quindi lasciano la Cappella Sistina. Ogni cardinale compila la scheda in segreto, scrivendo “chiaramente, nella scrittura più leggibile possibile, il nome della persona che sceglierà”. Piega quindi la scheda a metà e, tenendola alta e ben visibile, si dirige verso l’altare, vicino al quale sono seduti gli scrutatori.

Il cardinale giura: “Chiamo come testimone Cristo Signore, che mi giudicherà, che voto per colui che, davanti a Dio, penso debba essere eletto”. Pone la scheda su un piatto e la fa scivolare in un calice usato come urna elettorale. Si inchina davanti all’altare e torna al suo posto.

Al termine della votazione, il primo scrutatore scuote più volte l’urna per mescolare le schede, e il terzo scrutatore trasferisce le schede, una per una, in un altro calice. Se il numero delle schede corrisponde al numero degli elettori, il conteggio procede.

Gli scrutatori si siedono ad un tavolo posto davanti all’altare. Il primo scrutatore apre una scheda alla volta e ne legge il nome. La seconda ripete la procedura. Il terzo registra il nome e lo legge ad alta voce, poi perfora le schede con un ago e le infila tutte insieme con una stringa.

Il Camerlengo raccoglie le note e redige una relazione con il risultato. Tutte le carte vengono poi bruciate nella stufa, con un additivo chimico che cambierà il colore del fumo.

L’annuncio del nuovo papa con le famose parole Habemus Papam spetterà al Cardinale Protodiacono Dominique Mamberti, nominato il 24 ottobre 2024.

Prima Benedizione: Il nuovo Papa si presenta ai fedeli e impartisce la benedizione Urbi et Orbi. Ma questo ha da venire.

563964
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto