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Ispica, Muraglie. Considerazioni sulla Conferenza dei Capigruppo in tema di Prg

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Dopo tre anni e mezzo dalla trasmissione degli elaborati da parte del prof. Gangemi (novembre 2021), in occasione della Conferenza dei Capigruppo tenutasi giovedì scorso, si è tornato a discutere di Piano Regolatore Generale.
Il sindaco Leontini ha dichiarato che tutto è pronto perché si proceda immediatamente o celermente alla convocazione del Consiglio Comunale, ma in realtà, è doveroso precisarlo, la proposta su cui il Consiglio dovrebbe decidere non è ancora stata nemmeno trasmessa all’Ufficio di Presidenza. La Conferenza dei Capigruppo è servita sostanzialmente a mettere in guardia i Consiglieri Comunali che è “necessario” chiudere la partita dell’approvazione del Piano entro il 31 dicembre 2025 (c.d. fase transitoria) per scongiurare il passaggio ad un nuovo iter (Piano Urbanistico Generale) cosi come disposto dalla Legge Regionale n.27/2024, intervenuta a modifica di alcune disposizioni contenute nella Legge Regionale n.19/2020, così come specificato dalla circolare n.5/2024.
Da ciò scaturisce la necessità d’annunciare la convocazione di un Consiglio Comunale ed imprimere un’accelerazione all’iter la cui tempistica, dal 2021 ad oggi, non è dipesa dai Consiglieri Comunali.
La proposta non è ancora nella disponibilità dei “rappresentanti” dei cittadini. Probabilmente saremo posti nelle condizioni di prenderne visione nei prossimi giorni.
Il sindaco ha ribadito che la fase “consultiva” è già chiusa perché esperita in passato e precisamente prima e dopo l’approvazione del 2011 e cioè ben 14 anni fa.
È pacifico che la fase di consultazione a cui fa riferimento il sindaco Leontini riguarda la delibera di approvazione del piano e cioè la numero 27/2011 che non ha prodotto i suoi effetti perchè fu necessario affidare l’incarico per l’elaborazione della Valutazione Ambientale Strategica (anno 2013) con consegna del Rapporto Ambientale nel marzo del 2015. La delibera di approvazione fu poi annullata nel 2016 per ragioni oggettive e di un mutato indirizzo politico.
Dopo quell’annullamento seguì un preciso atto di indirizzo con delibera di Consiglio Comunale n.34/2016 per una nuova elaborazione dello strumento urbanistico che tenesse conto delle prescrizioni del voto CRU n.307/2000, e non solo.
Non quindi meri approfondimenti o adeguamenti.
Mi rendo conto che il linguaggio utilizzato non è semplice perché tecnico, ma lo impone la materia.
Non condividendo, ad ogni buon conto, la teoria per cui si ritiene chiusa la fase di consultazione nelle sue specifiche articolazioni, a prescindere dalle consapevolezze maturate dai Consiglieri Comunali nella fase di studio e di ascolto che si potrebbero tramutare in emendamenti nel corso dei lavori d’aula, ho fatto mettere a verbale la posizione politica del gruppo che rappresento e che ritiene invece necessaria una fase di ascolto ed informazione della città.
Non c’è alcuna volontà politica di perdere tempo o di pregiudicare l’esito dell’iter, ma semplicemente il desiderio e l’auspicio che lo strumento possa essere condiviso e non imposto.

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