
“Bitte, Kèin Reclame (Per favore, niente pubblicità)” è un pamphlet anticapitalista e sul degrado delle società occidentali. Sarà presentato a Modica venerdì 28 febbraio, alle 18.30, presso il salone della Società Operaia di Corso Umberto I. Si tratta dell’ultimo lavoro del pubblicista e saggista Mario Bonanno che per l’occasione converserà col giornalista Sergio Taccone. “Dopo una trentina di libri sui cantautori italiani questo è il mio saggio più personale e indignato – dice Bonanno -. ‘Bitte, Kèin Reclame’ (dal titolo di un vecchio programma televisivo – fuori target e fuori orario – di Franco Battiato) è una denuncia che ci presenta uno spaccato di società sull’orlo del baratro. Società in cui il termine crisi sembra essere diventato il tratto che meglio ne rappresenta le derive. Crisi climatica. Crisi ecologica. Crisi delle risorse. Crisi della fede (Dio è morto, e anche Marx). Crisi della famiglia. Crisi del capitalismo medesimo, ma che resta il mandante – diretto e indiretto – di questi scenari di decadenza, come di molti altri. Per distruggere il pianeta e reificare in zombi i tanti subumani che lo popolano, il liberismo non ha avuto bisogno di ordigni nucleari. Gli è bastato vendere l’anima al diavolo del profitto illimitato e avere dalla sua legioni di accoliti – manager cazzuti, giornalisti venduti, politici collusi, finanzieri criminogeni, uomini-ombra – col diavolo in testa e il dispregio per le masse. I film di genere post-atomico – prosegue Bonanno – inscenavano un dopo-bomba tra le rovine, con bande di sopravvissuti ridotti allo stato ferino. Lo scenario attuale è più ipocrita, da collodiano Paese dei Balocchi. Con gli ammaestratori di ciuchini pronti a tirare le redini, finita la festa. La risposta alla domanda su come sia potuto succedere che la quasi totalità della popolazione mondiale abbia accettato ciò con assolute indifferenza e passività, è riassumibile, a mio avviso, nel concetto marxista di alienazione. Consumismo e globalismo (bracci ottenebranti del neo-capitale) hanno concorso alla traslazione del concetto: dalla fabbrica alle masse-zombi del pianeta”. “La presenza presso la nostra sede di Mario Bonanno con il suo primo saggio di argomento politico-sociale, costituisce per la Società Operaia motivo di vanto e, al tempo stesso, un incentivo per insistere sulla strada dell’impegno e la diffusione culturali – dice Giorgio Solarino, Presidente della Società Operaia di Modica che ospiterà la presentazione del libro – Tutto questo in un periodo storico che spesso sembrerebbe evitare una seria dialettica su temi di attualità, anche attraverso il patrocinio di incontri con autori e testi aperti alla riflessione”.
Mario Bonanno è autore di articoli e saggi sulla canzone d’autore. Nel 2007 ha fondato il periodico “Musica e Parole” di cui è stato anche il direttore. Fra i suoi ultimi libri, pubblicati con Stampa Alternativa, Che mi dici di Stefano Rosso? Fenomenologia di un cantautore rimosso; Rosso è il colore dell’amore. Intorno alle canzoni di Pierangelo Bertoli; Io se fossi Dio. L’apocalisse secondo Gaber; La musica è finita. Quello che resta della canzone d’autore italiana; È vero che il giorno sapeva di sporco. Riascoltando Disoccupate le strade dai sogni di Claudio Lolli; Ho sognato di vivere. Variazioni sul tema del tempo in Roberto Vecchioni. Con Paginauno ha pubblicato i due volumi 33 giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni Settanta; 33 Giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni Ottanta; e Il nemico non è. I cantautori, la guerra e il conflitto sociale. Bitte, kèin reclame (Per favore, niente pubblicità) è stato pubblicato nel 2024 per Le Edizioni la Vela