Cerca
Close this search box.

Assemblea Generale della CGIL di Ragusa: tra bilancio, vertenze e prospettive per il 2025

Tempo di lettura: 2 minuti

Si è svolta venerdi scorso l’Assemblea Generale della CGIL di Ragusa, l’organo direttivo che, oltre a rappresentare un momento di confronto politico e strategico per l’organizzazione, ha tra i suoi compiti principali l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, tracciando le linee guida per l’anno in corso. La seduta, oltre al segretario generale Giuseppe Roccuzzo, ha visto la partecipazione del segretario generale della CGIL Sicilia, Alfio Mannino, dei responsabili delle varie categorie sindacali e di numerosi lavoratori provenienti dai luoghi di lavoro del territorio. Uno dei momenti centrali dell’assemblea è stata l’approvazione all’unanimità del bilancio di previsione per il 2025, un documento che rappresenta non solo una sintesi delle priorità dell’organizzazione, ma anche una roadmap strategica per affrontare le sfide che attendono il territorio ibleo nei prossimi mesi. Nel corso della sua relazione, il segretario provinciale Giuseppe Roccuzzo ha offerto un’analisi approfondita delle principali vertenze che coinvolgono il territorio, con particolare riferimento alle situazioni di crisi industriale e infrastrutturale. Tra i dossier attenzionati figurano: Metra, con le prospettive di ripresa lavorativa a pieno regime dopo l’incidente dello scorso novembre e la dismissione di Versalis, emblemi delle difficoltà produttive e occupazionali. “Non possiamo più tollerare i ritardi nella convocazione di tavoli istituzionali e nella definizione di un cronoprogramma per la valorizzazione del sito industriale Eni di Ragusa”, ha dichiarato Roccuzzo. Infrastrutture strategiche, come l’aeroporto di Comiso, il porto di Pozzallo e i collegamenti stradali e autostradali, che necessitano di interventi strutturali per diventare motori di sviluppo economico. Disservizi legati alla gestione idrica e delle bollette da parte di Iblea Acque, un tema che sarà al centro di un prossimo dibattito dedicato. Accanto alle emergenze industriali e infrastrutturali, è stata sottolineata la preoccupante situazione finanziaria di numerosi enti locali. “Il numero crescente di comuni in dissesto o in piano di riequilibrio rischia di compromettere servizi essenziali e la qualità della vita dei cittadini”, ha sottolineato Roccuzzo. Un altro tema cruciale affrontato durante l’assemblea è stato quello della primavera referendaria, una campagna che mira a riportare il lavoro e i diritti al centro dell’agenda politica nazionale. Il segretario regionale Alfio Mannino ha ribadito l’importanza di questa iniziativa: “La campagna referendaria, ha affermato Mannino, rappresenta una sfida fondamentale per riaffermare una democrazia del lavoro che ridia dignità e centralità alle lavoratrici e ai lavoratori. Dobbiamo esplorare nuove rotte e sperimentare strumenti innovativi per raggiungere la società civile: dai centri di aggregazione giovanile ai teatri, dagli stadi alle piazze virtuali”. I cinque quesiti referendari, che spaziano dalla lotta al precariato alla sicurezza sul lavoro, passando per il salario dignitoso e il diritto alla cittadinanza, rappresentano, secondo Mannino, “un grido di giustizia sociale per un Mezzogiorno e una Sicilia troppo spesso penalizzati dalle scelte governative”.Il segretario provinciale Giuseppe Roccuzzo ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di uno sviluppo integrato del territorio: “Crediamo che lo sviluppo del territorio sia la chiave per migliorare le condizioni di lavoro e di vita. Continueremo a interloquire con istituzioni, associazioni e cittadini per costruire soluzioni concrete e sostenibili”. Il segretario regionale Alfio Mannino, dal canto suo, ha lanciato un monito sulle conseguenze di politiche nazionali che penalizzano il Sud: “Tagli al Fondo di Sviluppo e Coesione, al PNRR e l’eliminazione della decontribuzione per il Sud sono scelte che condannano il Mezzogiorno all’emarginazione. Non possiamo accettare un’autonomia differenziata che accentui le disuguaglianze territoriali. La nostra battaglia sarà per riportare la Sicilia al centro delle politiche di sviluppo nazionali”. La CGIL di Ragusa, con l’Assemblea Generale, lancia un appello a tutte le realtà politiche, sociali e religiose del territorio affinché si uniscano in un percorso comune per dare vita a una vera e propria primavera del lavoro. Solo attraverso la cooperazione e l’impegno condiviso sarà possibile superare le difficoltà e restituire dignità e diritti ai lavoratori del territorio.

556228
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

1 commento su “Assemblea Generale della CGIL di Ragusa: tra bilancio, vertenze e prospettive per il 2025”

  1. @Alla CGIL tutta riunita in Assemblea e senza alcuna polemica una domanda :LA TRATTA FERROVIARIA SR-MODICA-RAGUSA-GELA non figura tra le Vertenze…tutto risolto o non interessa?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto