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Nessuna nave verrà a prendere acqua a Pozzallo. Parola di Cocina!

Tempo di lettura: 2 minuti

Nessuna nave verrà a prelevare acqua potabile dalla provincia di Ragusa. Il rifornimento di acqua a Licata e quello eventuale a Pozzallo, per mezzo della nave cisterna della Marina militare, è risultato caro rispetto al quantitativo fornito e “pertanto – è scritto in una nota ufficiale della Regione Sicilia – abbiamo chiesto una doverosa verifica dei costi ed eventuali soluzioni alternative, in quanto la nave è comunque utile per affrontare l’attuale fase di emergenza. Pertanto, in attesa dei chiarimenti richiesti, il servizio è sospeso per qualche giorno”.
A dichiararlo con una nota è il capo della protezione civile siciliana e coordinatore della cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina. Il dirigente regionale ha inviato una nota al dipartimento nazionale della protezione civile e al comando operativo di vertice interforze.
“È stato possibile calcolare i costi – prosegue il dirigente – solo dopo aver effettuato il primo trasporto. In base al tempo impiegato per le operazioni di carico e di scarico e per il tragitto di andata e ritorno, ogni viaggio costa circa 50 mila euro, per una spesa pari a 43 euro a metro cubo. Ringraziamo il dipartimento nazionale della protezione civile, il Covi e la marina militare per la disponibilità offerta e chiediamo di verificare i conteggi e valutare eventuali soluzioni diverse a un costo inferiore”.
Resta il problema della siccità e della mancanza di acqua in molti Comuni siciliani. I cittadini devono sapere quando potranno avere l’acqua, quando dovranno fare i conti con le riduzioni di pressione e quando dovranno fare a meno dell’acqua e per quanto tempo. Risposta finora, però, senza risposta, con le lagnanze dei cittadini, i quali, da più giorni, sono coi rubinetti a secco.

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7 commenti su “Nessuna nave verrà a prendere acqua a Pozzallo. Parola di Cocina!”

  1. Lo stato deve investire anche al sud , forse i soldi 💰 💰 💰 💰 del ponte sullo stretto e del mancato blocco navale possono essere utili per la costruzione di dissalatori all ‘ avanguardia , la Sicilia deve bere : sviluppo , infrastrutture, scuole e acqua e non sottosviluppo dal 1861 a oggi.

  2. Lei scrive cose molto belle Pino, tuttavia, lo stato ha molto investito in Sicilia dal 1861 ad oggi, ricorderà la Cassa del Mezzogiorno, vada a vedere come è andata finire e poi capirà.
    Dall’inizio dell’operatività, nel 1951, sino al 1991 e sotto il nome sia di Cassa per il Mezzogiorno sia di AgenSud, ha elargito alle regioni meridionali un totale di 82 410 miliardi di lire. Spesso giganteschi appalti ed altre iniziative statali finivano per creare enormi infrastrutture che non avrebbero trovato un’applicazione pratica perché estranee alle realtà economiche del Sud, o perché rimaste incompiute (se la prenda con i politici e la classe dirigente del SUD…), e che vennero definite con l’espressione cattedrali nel deserto.
    Contro questa visione si può osservare che infrastrutture sovradimensionate hanno permesso alle popolazioni residenti di acquisire stili di vita più aggiornati e il miglioramento dei trasporti, una maggiore mobilità.
    Il fallimento parziale delle politiche assistenzialistiche tramite finanziamenti a pioggia non ha giovato al Mezzogiorno, né ha giovato l’abolizione improvvisa della Cassa per il Mezzogiorno, con l’avvento della nuova politica degli incentivi in chiave europea con il varo della legge 19 dicembre 1992, n. 488… ma lei Pino questo non lo sa?
    Ecco, ora è informato, approfondisca e poi ne parliamo, naturalmente non ho menzionato altre parole che possono spiegare meglio ciò che è successo con quei soldini… le dò solo un suggerimento: M…F…A, vediamo se ci arriva.

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  3. Anonimus, quando lei accenna alla ma…ia, nessuno la segue, perchè la ma…ia è proprio questo, omertà e dare la colpa agli altri per poter mangiare come e quando si vuole.
    Nessuno ricorda la cassa del mezzogiorno, magari hanno beneficiato delle lire derivanti da quelle spese ma tutti hanno dimenticato.
    Buona serata a tutti

  4. Parlando con dei ragazzi Maltesi 45 anni fa mi dicevano che erano meravigliati dell’abbondanza di acqua in Sicilia, mi dicevano da noi non esiste lavare la macchina non possiamo sprecare acqua .
    Non so se adesso hanno piu acqua grazie ai dissalatori.
    Volevo far capire che a 90 miglia di acqua ne hanno veramente poca acqua a causa del territorio limitato mancanza di montagne ,
    Eppure noi siamo ormai descritti come quei beduini che avanzano nel deserto sotto un sole cocente nella speranza di arrivare presto in un’oasi .
    Parlando di investimenti al sud che non hanno prodotto sviluppo duraturo,
    Credo che la colpa sia tutta della classe dirigente impreparata .E mancata la programmazione si sono costruite cattedrali nel deserto che non hanno prodotto reddito e sviluppo.
    Secondo me sono pochi i politici al sud che hanno l’idea di spendere per creare sviluppo, e allora si spendono soldi per spenderli e basta e il sud rimane sempre indietro .
    Piccoli esempi : che viabilità abbiamo difronte al nord , che rete ferroviaria abbiamo , il centro Sicilia senza un ‘aeroporto .
    Ad esempio era difficile mantenere i dissalatori in efficienza tipo quello di Gela ? visto che la Sicilia è una terra che deve affrontare periodi di siccità ciclica,
    Non si è potuto costruire ancora in Sicilia un’inceneritore di ultima generazione come hanno fatto al nord in Campania ,e soprattutto in tutta Europa , soprattutto nelle nazioni più Green come la Danimarca ad esempio .
    Quindi politici impreparati:
    Avvocati nella sanità
    Ingegnieri in agricoltura
    Medici allo sviluppo economico
    E così via.
    Mafia maestra nella gestione degli appalti ,
    Popolo accattone , incapace di chiedere uno sviluppo economico che possa occupare i nostri figli e anche quelli che vengono da fuori .
    Perché solo un popolo vivace,dinamico, giovane, può dare un futuro alla nostra bellissima terra baciata dalla fortuna .
    Ma gestita male .
    Oggi sento spesso genitori che si vantano dei figli che lavorano fuori , a ca n’affari ca ? dda i trattunu buoni i painu , ignoranza assoluta fuori sarai sempre un’emigrato ,non avrai radici ,
    Che vanteria stupida
    Ma questi vostri figli non vi mancano ??
    Andiamo andiamo a costruire il futuro agli altri !!

  5. Tanti fifoni intimiditi nello scrivere o proferire la parola MAFIA..
    Rucordo che la Mafia, emerse nelle campagne per la gestione dell’acqua..
    La gestione pubblica della risorsa ACQUA È SOCIALE, E Non Privata..
    Un sindaco non può vietare, a nessuno, l’attingimento di acqua di falda, per uso potabile (dovrebbe eventualmente regolamentarne l’accesso)…
    Altro È l’aspetto costo/benificio di un trasporto di un Bene Essenziale..
    Il ‘Caso Modica” INSEGNA..
    Un privato ha percepito in pochi anni circa 1.000.000 di € di risorse cominali per distribuire acqua potabile ai residenti..
    Tutto in REGIME di MonoPolio = Mafia..
    Ciò ebbe inizio con le amministrazioni Abbate, e la Monisteri prosegue..
    Perché nessuno dei tanti privati, del trasporto acqua potabile, non Ha accesso ad un bando pubblico ??
    O meglio perché non vuole disturbare il solito privato che si aggiudica l’appalto con un ribasso pari a zero??
    È forse questo un aspetto malavitoso in un servizio pubblico??
    Perché i sindaci ed il Prefetto non intervengono, nel regolamentare un siffatto anomalo servizio??
    La dove lo Stato langue, la Mafia alligna..

  6. Giusto “classe dirigente impreparata” e anche classe politica, e mi dica: “chi ha scelto quella classe politica e dirigente in Sicilia? Ecco, appena darà la risposta e si guarderà allo specchio avrà se vorrà la possibilità di comprendere.
    La mafia può esistere ed esiste sono se la popolazione ha la cultura mafiosa in testa, inutile che ci giriamo attorno e ci autoassolviamo.

  7. Legge 183/76 e 64/86:
    34,805 progetti
    51000.000.000.000 miliardi di lire stanziati totali
    Investimento medio per le imprese con sede legale al NORD: 4.680.000.000
    Investimento medio per le imprese con sede legale al SUD: 1.140.000.000
    Legge 12 agosto 1977 n.675:
    Aziende che hanno ottenuto il finanziamento:
    NORD: 63,4%
    CENTRO: 6,4%
    SUD: 7,9%
    Legge 17 febbraio 1982 n.46:
    Progetti finanziati dal fondo
    NORD: 95%
    SUD: 5%
    Art 9 legge n. 46/82:
    Finanziamento per ‘sviluppo tecnologie innovative’:
    1.621 MILIARDI di lire investiti totali
    di cui al SUD solo 370 (cioè 1/4)
    Ultimo periodo della Cassa del Mezzogiorno:
    il Fondo Monetario Internazionale scrive (dal 1984 al 1994):”Le imprese che hanno beneficiato dei finanziamenti sono per l’80% grandi impresedel Nord.”
    88,33% – Nord
    9,4% – Sud
    2,27% – Centro
    DATI SVIMEZ e FMI
    *(Fondo Monetario Internazionale)

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