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Comunicazione dimissioni online facile e veloce

Tempo di lettura: 2 minuti

Nell’ambito del mondo del lavoro, dimissioni è un termine tecnico che indica quell’atto con il quale un lavoratore dipendente (che sia a tempo determinato o a tempo indeterminato) recede in modo unilaterale dal contratto stipulato con il proprio datore di lavoro.

È opportuno precisare che dare le dimissioni è un diritto del lavoratore e tale decisione può essere presa solo su base volontaria. È infatti illegittima la richiesta delle cosiddette dimissioni in bianco, una pratica che, come spiegato sul portale web della Camera dei Deputati, “consiste nel far firmare le dimissioni al lavoratore al momento dell’assunzione e quindi nel momento in cui la posizione dello stesso lavoratore è più debole”.

Va altresì precisato che, di norma, pur essendo un diritto del lavoratore, l’atto delle dimissioni comporta anche l’obbligo di un preavviso che dovrà essere dato entro un termine previsto dai contratti collettivi di lavoro (CCNL).

Fatte salve alcune eccezioni, la legge prevede che la maggior parte dei lavoratori debba comunicare le dimissioni online seguendo determinate modalità che sono definite nel Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015 del Ministero.

Data l’importanza dell’atto delle dimissioni, approfondiamo le eventuali motivazioni che possono esserci dietro la richiesta di dimissioni fornendo anche qualche informazione sul funzionamento della procedura digitale.

Dimissioni dal lavoro: quali sono le motivazioni?

Le dimissioni sono un atto strettamente personale che può avere le motivazioni più svariate. In alcuni casi tale decisione viene presa perché si è deciso di accettare una nuova proposta di lavoro ritenuta più gratificante economicamente o qualitativamente; in altri casi è una scelta legata a un trasferimento da una città all’altra oppure alla volontà di prendersi un “periodo sabbatico” ecc.

Quali che siano le motivazioni che spingono un lavoratore a rassegnare le proprie dimissioni, è importante ricordare che egli non è tenuto a motivare il perché della sua decisione.

Il periodo di preavviso

Come accennato in precedenza, l’unico obbligo del lavoratore dimissionario è quello di rispettare i termini di preavviso previsti dal contratto. Se questo obbligo non viene rispettato, il datore di lavoro acquisirà il diritto di richiedere un’indennità di mancato preavviso.

Il periodo di preavviso non è uguale per tutti, ma dipende da diverse variabili fra cui la tipologia di contratto, l’anzianità di servizio, il livello di qualifica e quello di inquadramento. Può andare da pochi giorni ad alcune settimane.

Le dimissioni online

Secondo quanto stabilito dalla Riforma del Lavoro del 2016 (il cosiddetto Jobs Act), tutti i lavoratori dipendenti di qualsiasi settore privato sono tenuti a comunicare le dimissioni online; sono esclusi da questo obbligo i lavoratori domestici come per esempio le badanti, le collaboratrici familiari, le baby-sitter ecc. che possono ancora presentare le dimissioni tramite lettera cartacea.

La procedura di online è facile e veloce e può essere eseguita personalmente dal lavoratore; in alternativa questi può rivolgersi a un patronato, a un’organizzazione sindacale e, in linea generale, a qualsiasi soggetto che sia giuridicamente abilitato a tale procedura.

Qualora si decida di effettuare personalmente la richiesta di comunicazione di dimissioni senza rivolgersi a intermediari, si deve seguire una procedura telematica connettendosi al sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’accesso ai vari servizi, fra cui quello per l’invio delle dimissioni online, richiede il ricorso allo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), al PIN dispositivo dell’INPS oppure la CIE (la carta d’identità elettronica).

Una volta ottenuto l’accesso ed entrati nel proprio account personale è necessario trovare la sezione riservata al licenziamento volontario, compilare correttamente tutti i campi del form e, una volta terminato, inviare il modulo. Il modulo sarà trasferito alla PEC del datore di lavoro e da questo momento partirà il periodo di preavviso terminato il quale cesserà il vincolo professionale tra lavoratore e azienda.

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