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Ispica. Aumento Tari del 25%. Monaca: “Fallimentare misura della Giunta”

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Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stato possibile assistere all’ennesima azione vessatoria nei confronti della collettività locale grazie all’aumento del 25% della tariffa Tari. Ancora una volta l’amministrazione comunale ha esitato favorevolmente la delibera grazie all’ultima “défaillance” della lista Muraglie. Le forze di opposizione rappresentate dai gruppi di CambiamoDavveroIspica, Rinascita Ispicese e Pd hanno preso atto della documentazione prodotta dall’amministrazione comunale che certifica la fallimentare gestione dei rifiuti negli ultimi due anni.

Incuria e disorganizzazione alla base di questo disastro. Nonostante, infatti, da oltre due anni il Comune possieda ben due sistemi di videosorveglianza per il contrasto all’abbandono dei rifiuti, nessun risultato positivo sembra essere stato raggiunto, come certificato dagli atti ufficiali. A cosa serve aver investito in attrezzature se poi non si mettono a regime per combattere inciviltà e degrado? I tanti moniti di Sud chiama Nord rimangono sempre inascoltati a danno del bene pubblico e delle famiglie.

E ancora… Come mai i quesiti riguardanti la certezza dei debiti nei confronti dell’ex gestore Tech Servizi non sono stati degni di ricevere risposte dall’amministrazione? Non è strano che a rispondere sia stato il consigliere Muraglie ipotizzando, oggi come ieri, ancora debiti fuori bilancio? “Stesso discorso – sottolinea il consigliere comunale Paolo Monaca, coordinatore di Sud chiama Nord – vale per i crediti vantati dal Comune verso l’ex gestore Tech Servizi. Dalla documentazione vi sarebbero, infatti, circa 286mila euro, che, se utilizzati, andrebbero a mitigare l’aumento delle tariffe. Dove sta la trasparenza se agli specifici quesiti si risponde con un generico riferimento “in compensazione” per una variante progettuale “post factum”? A che punto è la lotta all’elusione? A quanto pare nulla è stato ancora fatto se ancora si chiedono sacrifici alla popolazione onesta ispicese privilegiando gli utenti forestieri. Un Comune virtuoso, e non è il caso del Comune di Ispica dilaniato da 2 dissesti da oltre 30 milioni di debiti, bollette pazze dell’acqua e bilancio non presentato, ha l’obbligo di dotarsi di tutti gli strumenti per combattere l’evasione, quali, ad esempio, le tecnologie informatiche e la sottoscrizione di protocolli d’intesa con gestori di servizi pubblici. Per quali motivi l’amministrazione comunale non ha accolto la nostra proposta di rinviare la scelta, vista la proroga al 30 giugno, per poter modificare il piano economico finanziario inserendo le somme ricavate dall’emissione di centinaia di sanzioni, così come dichiarato in consiglio? Cosa risponde l’amministrazione comunale ai cittadini che si impegnano virtuosamente ad eseguire la raccolta differenziata e che, quindi, andrebbero premiati, e non puniti, secondo cui chi più differenzia meno paga?”.

“A tale politica fallimentare dell’amministrazione, noi, come opposizione – aggiunge il vicecoordinatore cittadino di Sud chiama Nord, Antonello Calvo – abbiamo sempre risposto con la politica delle idee e delle proposte, ovviamente non ascoltate. Non smetteremo di operare in questo modo difendendo la nostra comunità da soprusi e inefficienze. Quale sarà il prezzo politico che l’amministrazione comunale dovrà pagare per queste strane e forse improvvisate intese, giusto il tempo di verificare le mosse della lista unica che in Europa unisce ciò che ad Ispica sembra essere diviso? Chapeau, su questo modo di fare politica non avete rivali”.

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