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Roma. Riunione dei Primati Anglicani dal 29 Aprile al 3 Maggio

Tempo di lettura: 2 minuti

Gli arcivescovi maggiori, i vescovi che presiedono ed i moderatori delle chiese della Comunione anglicana si incontreranno a Roma per l’incontro dei primati del 2024 (29 aprile-3 maggio). Concepito come un pellegrinaggio, pregheranno e studieranno insieme le Scritture, visiteranno i luoghi santi a Roma e rifletteranno insieme sulla missione e la testimonianza della Chiesa nel mondo.

Nel primo raduno dei primati anglicani che si terrà a Roma, il programma dei primati includerà un incontro con Papa Francesco e una conversazione con il cardinale Grech sul significato e la promessa della sinodalità per tutta la Chiesa.

La città di Roma è piena di significato storico e spirituale per tutto il mondo cristiano. Papa Gregorio Magno inviò Agostino di Canterbury in missione in Inghilterra nel 597. Soprattutto dal Concilio Vaticano II (1962-1965), Roma è stata un centro di incontro intercristiano e di ricerca ecumenica.

Dentro e intorno al loro incontro, i primati intraprenderanno un pellegrinaggio in città, visitando sia la Basilica di San Pietro che la Basilica di San Paolo fuori le Mura (dove è sepolto San Paolo Apostolo), oltre alle visite a Tre Fontane, Santa Maria a Trastevere e alla Comunità di Sant’Egidio.

I primati saranno ospitati dall’arcivescovo Ian Ernest, direttore del Centro anglicano di Roma e membro del Gran Baliato di Sicilia dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme.

L’incontro dei primati è uno degli “strumenti” della Comunione anglicana, che lavora per l’unità tra le chiese anglicane a livello globale. Gli altri strumenti sono il Consiglio consultivo anglicano, la Conferenza di Lambeth e l’arcivescovo di Canterbury.

Ai primati verrà anche chiesto di impegnarsi e rispondere a un documento della Commissione permanente inter-anglicana sull’unità, la fede e l’ordine (IASCUFO), commissionata dal Consiglio consultivo anglicano (ACC) nel 2023. Il documento esamina la struttura e il processo decisionale nella Comunione anglicana e offre proposte per aiutare ad affrontare la differenza e il disaccordo nella Comunione anglicana. IASCUFO riferisce a tutti e quattro gli strumenti della Comunione anglicana e porterà il suo documento alla prossima riunione dell’ACC nel 2026.

L’arcivescovo Ian Ernest del Centro Anglicano di Roma, ha dichiarato: “Il Centro Anglicano di Roma cerca di essere una realtà vivente dell’impegno della Comunione per l’unità della Chiesa, lavorando in collaborazione con tutti i cristiani per la giustizia e la pace nel mondo. Non vediamo l’ora di accogliere i primati anglicani nel centro per la preghiera, il pellegrinaggio e la conversazione”.

Come segretariato della Comunione anglicana, il personale dell’Ufficio della Comunione anglicana di Londra sosterrà la riunione dei primati.

Dalla sua istituzione nel 1978 dall’allora arcivescovo di Canterbury Donald Coggan, l’incontro dei primati si è coordinato strettamente sia con il Consiglio consultivo anglicano che con la Conferenza Lambeth.

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3 commenti su “Roma. Riunione dei Primati Anglicani dal 29 Aprile al 3 Maggio”

  1. Approfitto per dire, vista la serietà, delicatezza e importanza dell’argomento, che avere spezzato l’unità spirituale dei cristiani (Chiesa ortodossa bizantina, russa, Lutero, Calvino, Pietro Valdo ecc. ecc.) è stato un danno immane per tutta l’Europa, che spinge purtroppo a guardarci in cagnesco quando ci si incontra fra fratelli separati. Gesù Cristo pregò il Padre affinchè i suoi discepoli fossero una cosa sola. Purtroppo non è stato così. Le divisioni generano incomprensioni, odio, conflitti e anche tragedie.

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  2. Condivido il suo pensiero. La dimostrazione di quanto sia vero quanto Lei afferma è offerto dal fatto che la chiesa russo ortodossa ha sempre esercitato una forte funzione di coesione anche quando l’URSS non nutriva “simpatia” per la chiesa. Oggi Kirill è completamente soggetto alla ideologia e politica putiniana, tant’è che ha sospeso il sacerdote che ha celebrato il funerale di Navalny, dividendo ulteriormente le comunità religiose ortodosse.

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  3. Tonino Spinello

    Stai a vedere che ora il il disorientamento della Chiesa Cattolica è colpa di Putin.
    Dott. Ruzza quanto detto nel suo articolo e da quanto commentato da lettura185, cosa c’entra Putin e Kirill?
    Tutte le nostre crepe o le nostre disgrazie si devono attribuire ad altri e autoassolverci da ogni colpa. Gli anglicani sono una costola del cristianesimo e ormai vanno per conto suo, ma dobbiamo dare la colpa addirittura alla vecchia Urss, a Putin e a tutti gli ortodossi. Mai toccare gli ebrei e i musulmani.
    Oggi quando dobbiamo parlare di qualcosa, qualunque cosa per farcene una ragione, dobbiamo infilarci sempre il fascismo o Putin.
    Ma davvero siamo arrivati a questo?

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