
E’ finito con l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste” il processo per il vittoriese Giovanni Donzelli, 75 anni, legale rappresentante della Sidi srls, con sede a Vittoria in contrada Mazzara accusato di inquinamento ambientale, reato previsto dall’articolo 452 bis del Codice che prevede la reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10 a 100 mila euro. Secondo l’accusa, caduta in aula, l’imprenditore avrebbe commesso quello che fu definito un “disastro ambientale” attraverso le condotte della sua ditta che avrebbero depositato in modo incontrollato rifiuti speciali pericolosi e non (cumuli di plastica e polisterolo, big bags lacerati, resti di veicoli fuori uso e fanghi industriali) provenienti dal ciclo di lavorazione dell’azienda. I fatti risalgono al periodo compreso tra il gennaio 2015 ed mese di aprile 2017. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Maria Rabini, che ha accolto le istanze dell’avvocato difensore Santino Garufi. A fare cadere le accuse la consulenza della Procura affidata al professore Bruno Catara che nell’ottobre del 2016 scrisse che nei terreni posti sotto esame non erano stati superati i limiti di inquinamento previsti dalla leggi ambientali. Anche il pm, Diana Iemmolo, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato. Il giudice Rabini ha disposto anche il dissequestro e la restituzione a Donzelli del terreno di contrada Macconi che era stato sequestrato con provvedimento del Gip del Tribunale il primo aprile del 2016. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. Il giudice ha dichiarato il non doversi procedere per avvenuta prescrizione per tre capi di imputazione contravvenzionali come l’attività di raccolta e recupero e smaltimento di rifiuti con l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella autorizzazioni, avere depositato in modo incontrollato rifiuti pericolosi e fanghi industriali.
La ditta non ha mai ripreso l’attività. All’epoca del sequestro la Sidi dava occupazione a 100 operai che protestarono in Prefettura, in Piazza del Popolo a Vittoria e sul posto di lavoro.
Secondo l’avvocato Garufi, che ottene il dissequestro dal Riesame, la ditta Sidi nel processo produttivo per lo smaltimento di materiale plastico osservava l’autorizzazione della normativa vigente con i pareri favorevoli della Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale Sezione Ecologia del Comune di Vittoria, ed aveva ottenuto parere endoprocedimentale del Libero Consorzio Comunale.