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Estorsione a Scoglitti. La ristoratrice conferma le accuse

Tempo di lettura: 2 minuti

La vittima dell’estorsione ha confermato  davanti al Collegio Penale del Tribunale  di Ragusa tutte le accuse. La donna aveva denunciato, insieme al marito,  di essere vittima del racket del pizzo. Imputati sono cinque vittoriesi, Rosario Nifosì, 68 anni; Titta Ventura (nella foto), 64 anni; Angelo Ventura, 38 anni, Massimo Melfi, 37 e Marco Nuncibello, 35 anni, arrestati il 10 gennaio dell’anno scorso dai carabinieri di Ragusa per estorsione continuata in concorso aggravata dal metodo e dalla finalità di agevolazione mafiose, ai danni dei titolari  di un di ristorazione di Scoglitti. La parte offesa ha risposto alle domande del pm, Alfio Gabriele Fragalà, della Dda e del collegio difensivo. Sotto processo ci sono . Gli imputati erano collegati in videoconferenza. Si torna in aula il 12 gennaio per sentire i carabinieri che hanno svolto le indagini.

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2 commenti su “Estorsione a Scoglitti. La ristoratrice conferma le accuse”

  1. carmelo floridia

    vicinanza e salidarietà a questi due imprenditori per il loro coraggio alla denuncia.Speriamo che molti altri seguano il loro esempio

  2. Piena solidarietà e profonda ammirazione per i commercianti vessati da quei delinquenti, che meritano soltanto la galera.

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