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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha riferito domenica che il vulcano Etna, il più grande e attivo dell’Eurasia, ha eruttato lava e cenere fino a 4500 metri di altezza, per la prima volta negli ultimi due anni. Colata lavica eruttata dal vulcano visibile a chilometri di distanza, motivo per cui le autorità hanno lanciato un codice rosso per gli aerei con rotte vicine all’aeroporto o che attraversano la regione. Si sono sentite esplosioni ed emissioni di cenere vulcanica che hanno raggiunto città vicine come Milo o Zafferana, mentre l’aeroporto di Catania, al momento non ha deciso la sospensione dei voli. Si è deciso comunque di mantenere lo stato di allerta massima per un possibile aumento dell’attività vulcanica, poiché già da sabato ci sono stati i primi segnali di inizio attività, con la lava lanciata in cielo in piena notte e poi scorrere lentamente lungo il pendio dell’Etna. Da sempre il vulcano è oggetto di interesse scientifico per la sua intensa attività, ininterrotta per migliaia di anni, essendo parte della mitologia di diverse culture, soprattutto quella greco-romana, le quali attribuivano essere la grotta dove il dio Efesto, o Vulcano, aveva la sua fucina.