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Chiaramonte: “Scuolabus e asilo nido sono girone dantesco”

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È sui servizi rivolti alle famiglie e ai piccoli alunni che interviene il gruppo consiliare di opposizione di Chiaramonte “Gaetano Iacono Sindaco”. Gli esponenti consiliari denunciano i disservizi e le limitazioni dei servizi come scuolabus, asilo nido e mensa scolastica.

“A Chiaramonte – dicono i consiglieri – si sta andando indietro su tutti i fronti con una contrazione dei servizi inaccettabile. A pagare, come sempre, sono le famiglie. Basti pensare al servizio di trasporto scolastico: i costi sono ingenti, i cittadini compartecipano alla spesa con contributi che vanno dai 30 ai 40 euro al mese per ogni bambino. Purtroppo nel servizio si sono verificati dei problemi con i genitori che non hanno avuto certezza della presenza del mezzo per l’orario di uscita dei bambini della scuola materna. Il diritto allo studio andrebbe rispettato e le famiglie non possono essere sottoposte a un salasso per altro senza avere un servizio garantito”.

“Per quanto riguarda l’asilo nido – proseguono gli esponenti dell’opposizione – la situazione è simile: costi elevati, circa 270 euro al mese per alunno, ma servizi diminuiti rispetto ad altre realtà vicine. Fortunatamente con il bonus del Governo le famiglie vengono rimborsate delle rette ma esse comunque devono essere anticipate, addirittura a partire dal mese di ottobre anche se i bambini hanno frequentato solo per un’ora al giorno. Il servizio, prima Comunale e di gradimento da parte della cittadinanza, è stato esternalizzato e rappresenta ancora una volta la volontà di affidare un settore chiave all’esterno, in questo caso a una cooperativa di Vittoria. Una precisa volontà politica del sindaco Cutello che fa il paio con le tante consulenze elargite e con una campagna elettorale “permanente”.

Peraltro a Chiaramonte l’asilo è attivo solo al mattino, mentre nella vicina Vittoria con la stessa retta le strutture sono aperte anche al pomeriggio e il sabato.

“Anche il servizio mensa risente della mala amministrazione di Chiaramonte. Siamo arrivati a novembre e non è partita la refezione scolastica e di certo c’è soltanto l’aumento del costo per le famiglie: 60 euro al mese. Per il resto non si conoscono tempistiche e modalità. Siamo evidentemente in una situazione che mette in difficoltà centinaia di famiglie con una sofferenza, anche economica, senza precedenti”, concludono i consiglieri.

 

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