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Una nuova primavera per la Chiesa di Noto

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Con l’intervento di mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale del Cammino Sinodale della Chiesa italiana, si è dato inizio al tradizionale Convegno di Inizio Anno Pastorale della Diocesi di Noto.
Tutta la comunità diocesana si è ritrovata presso la Chiesa della Madonna della Fiducia a Pozzallo. C’è stata una grande partecipazione dei fedeli laici impegnati a vario titolo all’interno della Chiesa.
I lavori sono stati aperti dal nuovo vicario episcopale per la pastorale, don Salvo Bella. Nel suo intervento di saluto ha sottolineato come il convegno è un’occasione di grazia per ritemprare il cammino delle comunità verso la comunione e verso la santità. “Questo momento – afferma don Bella – è una benedizione di Dio. Siamo tutti in cammino verso Emmaus per fare l’esperienza della misericordia di Dio arricchito da due celebrazioni il 180mo della fondazione della diocesi di Noto e il prossimo giubileo che si celebrerà nel 2025. Come Chiesa Locale vogliamo interrogarci alla luce delle cinque costellazioni che il Comitato per il Sinodo ci consegna”.
In apertura del convegno don Ignazio La China, referente diocesano del sinodo, ha ripercorso le tappe del cammino sinodale svolto in diocesi, ricordando anche il secondo sinodo della diocesi di Noto: “Incontrare Cristo lungo le strade” svolto nel 1996.
Un intervento appassionato, quello di mons. Erio Castellucci, in cui sono stati lanciati gli input per il confronto sul cammino sinodale. La Chiesa Italiana, infatti, vive in questo momento la fase sapienziale del sinodo. L’arcivescovo di Modena ha sottolineato come il cammino sinodale senza Gesù è la nostalgia del passato. Il presule, partendo dall’icona evangelica di Emmaus, ha cercato di sintetizzare il cammino da compiere. Durante la conferenza sono stati trattati diversi temi. Mons. Castellucci ha sottolineato la necessità della corresponsabilità dei laici, dell’importanza del ruolo della donna nella Chiesa e infine la necessità di andare oltre il “si è sempre atto così”.
Questa sera il secondo appuntamento con i tavoli sinodali nei vicariati della diocesi. Sono quasi mille le persone coinvolte nei 57 tavoli suddivisi per temi che vanno dalla “Missione secondo lo stile della prossimità” alla “formazione alla fede e alla vita”. Altro tema è quello “Per una liturgia che incontra la vita” e “La Chiesa una casa comune”. Il convegno di inizio anno si conferma un percorso che mira a coinvolgere tutti i fedeli della diocesi.
“La comunità diocesana, con atteggiamento sinodale, si lascia coinvolgere attraverso i tavoli sinodali, nella riflessione comunitaria sulla partecipazione, corresponsabilità e ministerialità, modalità evangeliche – sottolinea mons. Rumeo – per rileggere la vita della nostra Chiesa locale alla luce delle cinque costellazioni proposte dal Comitato nazionale per il Sinodo in riferimento all’annuncio, alla vita sacramentale e alla carità. Con gesti concreti e credibili di riconciliazione e solidarietà, il popolo di Dio testimonia la presenza viva del Vangelo di Gesù che parla al cuore di tutti”.

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