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Modica. Angelo, Enzo e Gaetano: i tre irriducibili moschettieri del calcetto

Tempo di lettura: 2 minuti

Insieme sommano quasi 220 anni. Esperienza da vendere si direbbe nel calcio moderno. Due di loro giocano insieme ogni settimana da 36 anni, un’amicizia dentro e fuori dal campo che ricorda quella dei più celebrati Vialli e Mancini. L’altro si è aggiunto relativamente da poco, circa 15 anni, ma da allora non ha mai smesso tranne che per qualche breve periodo dovuto ad infortunio o momenti passeggeri in cui le scarpe al chiodo sono rimaste attaccate per brevissimi periodi. Loro sono Angelo, Enzo e Gaetano. Rispettivamente 71, 72 e 76 anni. Cos’hanno di particolare? Semplicemente non guardano mai la carta di identità ed ogni settimana organizzano (e giocano) non una ma ben due partite di calcetto. Freddo, vento, caldo, pioggia. Le condizioni atmosferiche non li spaventano perché di fronte ad un pallone che rotola tutto passa in secondo piano. Anche l’anagrafica che, in fondo, è solo uno stato mentale. Angelo ed Enzo si conoscono da sempre. Il primo ha cominciato a giocare relativamente tardi, quando aveva già superato i 30 anni. “Quando gli altri smettono io ho cominciato” ci tiene a sottolineare. Enzo invece ha cominciato da piccolissimo per strada, come si faceva una volta. Il calcio gli ha salvato la vita perchè, a metà degli anni 80, dopo un terribile incidente stradale, ha trovato proprio nel pallone la forza per reagire e recuperare la condizione fisica dopo tantissimi mesi di immobilità. Gaetano è l’unico “oriundo”, come di diceva una volta. Viene da Scicli ed è stato direttore di banca. Anche in campo ama dirigere ma non più i cassieri quanto la sua difesa che è formata da geometri, impiegati comunali, operai. Cioè chi viene convocato da Angelo ed Enzo che hanno l’ingrato compito di organizzare e coordinare il tutto con una pazienza infinita. Nel gruppo sono i seniores ma tanti altri sono figli degli anni 60 che sono avviati, almeno si augurano, a ripercorrere il loro cammino. Chi è nato negli anni 80 o 90 viene considerato juniores. Tutto è relativo si direbbe. Loro tre, come i moschettieri, rimangono un esempio da seguire anche per tutti quei “ragazzi” ventenni o trentenni che hanno già appeso le scarpette al chiodo sentendosi vecchi o pieni di acciacchi. Se vogliono uno stimolo possono recarsi tutti i martedi e i venerdi alle 20 nei campetti di Sportmania ed ammirare tre calciatori di esperienza correre e divertirsi inconsapevoli della loro età.

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1 commento su “Modica. Angelo, Enzo e Gaetano: i tre irriducibili moschettieri del calcetto”

  1. Complimenti, l’età per loro non conta.
    Vi auguro di poter continuare sempre con lo stesso entusiasmo che vi ha contraddistintio da sempre.
    Con Enzo ricordo le sfide a calcio nel campo di calcio preparato a dovere dopo che nel campo(vignale) veniva trebbiato il grano, e quindi quando giocavamo facevano na polvere che sembrava un tornado. Un abbraccio amici. Concetto Gerratana
    C

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