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Che fine hanno fatto le due “Casette dell’acqua” a Scicli

Tempo di lettura: 2 minuti

Che fine hanno fatto le due “Casette dell’acqua” che dovevano essere realizzate, una nel parcheggio di Via Merano a Donnalucata e l’altra nella rotatoria di Via Ospedale, per consentire ai cittadini di approvvigionarsi di acqua potabile proveniente dalla rete idrica che offre ampie garanzie di tutela della salute essendo buona, sicura e ottima da bere, perché certificata da rigorosi controlli periodici dell’Asp, e di acqua gassata pagando un prezzo simbolico?

E che cosa ne è stato della deliberazione n° 25 del 09/04/2019, votata all’unanimità dei consiglieri presenti in Consiglio comunalesu Ordine del giorno preparato appositamente dai consiglieri Guglielmo Scimonello (primo firmatario) e Lorenzo Bonincontro, per rendere possibile la realizzazione dell’opera?
Sull’argomento de “la Casa dell’Acqua” a Scicli, torna a farsi sentire, lanciando un appello all’Amministrazione comunale ed ai funzionari comunali che hanno seguito il progetto, l’ex consigliere-assessore, Guglielmo Scimonello.

“Considerando – aggiunge Scimonello – che era stata trovata persino un’azienda disponibile a provvedere gratuitamente all’installazione e che avrebbe portato benefici economici ai cittadini che avrebbero potuto prelevare acqua depurata, sicura, batteriologicamente controllata dall’Azienda sanitaria, prendendola liscia e gassata ad un costo simbolico di 6 centesimi il litro, ci si chiede perché il progetto sia stato lasciato in un cassetto.

L’installazione – prosegue l’ex amministratore comunale – apporterebbe concreti benefici dal punto di vista economico alle famiglie e all’ambiente riducendo, ad esempio, il consumo di bottiglie di plastica Pet giacché il prelievo annuo di 200mila litri d’acqua da un chiosco eliminerebbe circa 120mila bottiglie Pet da 2 litri, pari a circa 41mila chili di plastica e a 1500 chili di Co2 per la produzione e il trasporto.
Considerando il poco spazio necessario all’impianto – ribadisce Scimonello – la prevista e finanziata Casa dell’Acqua, sarebbe stata la prima realizzata sul territorio di Scicli.

Invece, ad oggi, – termina Guglielmo Scimonello – è possibile trovarne nei comuni limitrofi, come Modica, Marina di Ragusa e Ragusa, dove alla parole sono seguiti dei fatti con grande soddisfazione dei cittadini. A quando la Casa dell’Acqua anche a Scicli?”.

 

 

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1 commento su “Che fine hanno fatto le due “Casette dell’acqua” a Scicli”

  1. Condivido pienamente. L’ acqua della rete idrica comunale, dopo ulteriori controlli disposti per la casetta dell’acqua, è sicura per la salute, molto economica e molto utile per l’ ambiente. Speriamo che l’attuale amministrazione comunale riesca a comprendere i vantaggi non irrilevanti di questo dispositivo.

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