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Ragusa. Comunità energetiche rinnovabili saranno il futuro

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Una estate piena di impegni per l’assessore Mario D’Asta che ha dovuto affrontare le emergenze delle sue deleghe, in primis quella della raccolta differenziata e del decoro urbano, non ultima quella del verde pubblico e della scerbatura. Fra le deleghe di D’Asta c’è quella meno visibile ma, probabilmente, tra le più importanti, della transizione ecologica, che mira, insieme al sindaco Cassi, ad una gestione ambientale più coerente con le strategie di una economia sostenibile.

Mario D’Asta trova sicuramente una strada spianata, grazie alla precedente amministrazione, ma con il supporto delle professionalità che sono all’interno del Comune, in primis l’energy manager ing. Carmelo Licitra, grazie al quale la nostra città risulta all’avanguardia per le scelte portate avanti nel settore, e alla volontà politica può diventare una autostrada.

Fra i temi posti come priorità, grazie al sindaco da una parte, così come agli uffici dall’altra, ha il merito di aver affrontato con impegno quello delle Comunità energetiche rinnovabili, attuando la volontà politica di investire su un processo di innovazione che, come le Cer, hanno effetti sociali, ambientali ed economici di imponente rilevanza. Uno degli aspetti che parla dell’impegno del settore ambiente e risorse energetiche e dell’attenzione a tutte le problematiche relative è lo spazio offerto ad un qualificato studente del Politecnico di Torino, Giuliano Guccione, che, dopo aver svolto un tirocinio all’interno degli uffici comunali, ha conseguito la Laurea magistrale in Ingegneria energetica e nucleare con specializzazione in “Renewables energy systems” (il percorso era in lingua inglese). Non si può essere che orgogliosi del fatto che uno studente ragusano abbia raggiunto un così importante risultato svolgendo la sua tesi di laurea analizzando i processi di ideazione e sviluppo di una Comunità energetica rinnovabile formatasi a Ragusa Ibla.

“Il ruolo degli enti locali nelle Comunità energetiche rinnovabili: il caso di Ragusa” è infatti il titolo della tesi che affronta lo studio di fattibilità tecnico ed economico svolto per la formazione della Cer di Ibla. Il neoingegnere ha messo in evidenza, nel suo lavoro, la peculiarità, degna di nota della Cer del quartiere barocco, la sua ubicazione all’interno di un borgo storico che in quanto tale presenta vincoli di tipo urbanistico e paesaggistico. La tesi illustra, inoltre, il percorso amministrativo che il Comune di Ragusa ha intrapreso al fine di facilitare le nuove installazioni di impianti fotovoltaici e al fine di promuovere la formazione di nuove Cer anche partecipando direttamente come membro delle medesime.

Consapevole che la transizione energetica in corso non poteva non coinvolgere la totalità dei cittadini, il Comune ha emanato dunque il “Regolamento comunale che disciplina le installazioni di impianti fotovoltaici nei centri storici”, un documento chiave, che ha segnato la svolta per tutti quei cittadini del centro storico a cui era stata preclusa, o difficilmente concessa, la possibilità di installare impianti fotovoltaici. La tesi prosegue mostrando le caratteristiche tecniche dell’installazione e si sofferma soprattutto sui benefici sociali, ambientali ed economici che i membri della Cer possono ottenere.

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