
“L’emergenza dell’aeroporto di Catania ha, nei fatti, dimostrato l’imprescindibilità dello scalo di Comiso e messo in luce le sue potenzialità sinora inespresse. E’ evidente che, dopo la riapertura del terminal A di Catania, su Comiso sia calato di nuovo il silenzio e si sia tornati a viaggiare a scartamento ridotto con pochi voli quotidiani. Serve un immediato cambio di passo per il Pio La Torre che non può essere di certo considerato una infrastruttura di serie B”.
A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Sallemi che fa una disamina dell’attuale situazione.
“Il governo Meloni è intervenuto in maniera deciso sul tema del caro voli dando risposte che i siciliani attendevano da tempo. Risposte forti che hanno portato alla reazione fuori dalle righe di Ryanair, il vettore low cost che è stato, per altro, più volte sanzionato. Questo governo non guarda in faccia a nessuno quando c’è da difendere i cittadini. Adesso però serve rivedere la gestione dello scalo ibleo. L’ennesima emergenza cenere – non più una novità – ha portato alla chiusura di Catania e Comiso è divenuto nodale per il sud est e per sopperire ai disagi. Inoltre la gestione lacunosa post incendio, l’assistenza a passeggeri e turisti, il danno d’immagine per la Sicilia sono temi che andranno approfonditi. Il territorio ragusano deve essere unito nel rivendicare con forza un percorso, da parte della società di gestione, che valorizzi con fermezza Comiso e porterò questa battaglia su tutti i tavoli”.
18 commenti su “Aeroporto di Comiso, Sallemi (FDI): “Necessario cambio di passo””
Con le parole siete tutti bravi, non c’è che dire!
Quali sono le risposte del governo Meloni sulle dichiarazioni di Ryanair che vanta il sig. Sallemi?
L’amministratore delegato della compagnia irlandese ha minacciato direttamente il Governo Italiano dopo l’annuncio della norma caro voli. “Eliminate la norma caro voli o ritireremo la flotta”. Poi lascia intendere che questa situazione non si sarebbe creata se l’Italia avesse ancora la sua compagnia di bandiera. Sig. Sallemi e tutti i suoi colleghi: Non contate più niente e non potete fare nulla perchè non avete in mano il governo e tantomeno lo Stato. Da quando avete delegato agli stranieri le nostre risorse, voi siete solo delle comparse con il compito di raccontare favole alla gente e poi queste favole farle diventare leggende. La signora Meloni con il suo partito che chiamate FDI, non è altro che la fotocopia del Pd e con esso tutti siete uguali e con le stesse mansioni. Ma almeno essere tuti uguali è democrazia!
Ora vada a farsi il giro su tutti i tavoli, preferibilmente se sono dell’IKEA.
È ora di avere soluzioni concrete nei fatti ,e al più presto.Finiamola con i litigi: nn portano da nessuna parte. Uniamoci e andiamo avanti. Noi abbiamo bisogno dell’aeroporto di Comiso x le persone e nn x il trasporto merci.
Finalmente una presa di posizione precisa e netta. Adesso attendiamo i fatti a cominciare dal recuperare la nostra compagnia di bandiera.
Finalmente un politico che si interessa dell’aeroporto di Comiso, ho l’impressione che l’aeroporto di Comiso dia fastidio, ma più dalle parti dei palazzi i di Palermo, che non Catania. Grazie
Sono pienamente d accordo con signor Spinello,
A concorrere a svendere l Italia alle multinazionali sono stati tutti i politici, dietro compenso, adesso non potete sbattere il pugno nel tavolo, perché non contate nulla. Siamo bistrattati da tutti cominciando da coloro i quali ci vendono l energia , l acqua, i carburanti , i voli e fra poco ,già ci siamo, anche quello che mangiamo. siamo con le pezze al culo, è inutile che.sbattete i pugni.
Se aveste un ok di dignità, invece di fare propaganda, dovreste stare zitti o pensare a riprenderci tutto quello che avete svenduto.
Il problema e che Ryanair deve finire di comandare .perché ha rotto i Cabasisi si sentono i padroni del cielo
Ogni tanto spunta un politico che vuole fare punti sfruttando la situazione dell’aeroporto di Comiso .
È un modo per avere un po’ di visibilità,
Infatti a turno intervengono si stracciano le vesti e poi finita la recita avanti un’altro/a
Purtroppo l’unico effetto è che la gente va a votare il 50%
Comiso.. con il suo aeroporto è volano di sviluppo non soltanto per il territorio ibleo ma per tutta l’area di centro e di sud Est della Sicilia, inoltre, anche la SAC, società di gestione del Pio LaTorre di Comiso e del Bellini di Catania, dovrebbe avere la lungimiranza considerando i due aeroporti un unico grande scalo, di poter fare la differenza non soltanto con i voli nazionali, ma anche con più collegamenti fra Malta, il Nord Africa e molti più collegamenti con altre mete europee, diventando un Hub di prim’ordine!
Solo chiacchiere, i prezzi dei voli sono addirittura aumentati, il meloni pensiero dovrebbe parlare di meno e fare di piu’.
I fatti, che sono sotto gli occhi di tutti, hanno fatto emergere la spietata verità: gli interessi delle società di gestione degli aeroporti di Palermo e di Catania non sono gli stessi della della Regione Siciliana anche se sono contrabbandati come tali. 1) La Sicilia ha bisogno di altri aeroporti complementari, per come affermato da ENAC a servizio dei territori remoti rispetto agli aeroporti (Agrigento+ Aeroporto delle Eolie e dei Nebrodi) sui quali anche ripartire il traffico deviato da Palermo e Catania assieme a Comiso. 2) Comiso non può essere gestito dal suo concorrente diretto. Le ragioni degli aeroporti monopolisti con tutta evidenza non possono essere le stesse di chi da Agrigento per prendere l’aereo al mattino deve svegliarsi alle 3 di notte o di chi è costretto ad andare a Trapani perché Catania è chiuso.
I così detti politici sono bravi a ciarlare e a usare metafore per confondere della loro incapacità rappresentativa. La Sicilia, terra d`Amare, non decollera’ mai!!!! È tutto compromesso da una logistica fallimentare, che non è lungimiranza per lo sviluppo economico. A giro, hanno tutti svenduto tutto e ora aspettano che siano gli stranieri ad avere a cuore la crescita economica in Sicilia. Vorrei ricordare che la nostra compagnia di bandiera è di fatto TEDESCA. L’Italia è stata colonizzata e resa prona ai dettami della UE. Altro che battere i pugni… ci mettono alla porta senza farci fiatare… Immagini di accordi lusinghieri sono solo scene…. scene a caro prezzo se la realtà è questa….. da miseria.
La faziosità di alcuni commenti è palese ed è comprovata dall’attribuire ad un governo da pochi mesi in carica tutte le colpe dei governi dei dieci anni prima. Anche i politici appena eletti vengono tracciati di incapacità solo perché politici. La crisi Alitalia ha un nome ed un cognome: i sindacati che hanno difeso personale inadeguato, che hanno costretto i governi a mantenere una compagnia fallimentare. I sindacati sono stati e sono la rovina dell’Italia:difendono solo cause perse, difendono solo chi non vuole lavorare e pretende lo stipendio.
Bene tutte le prese di posizione ma è ora che si passi ai fatti e questi dicono innanzitutto che non c’è stata unione d’intenti tra gli amministratori locali contro la società di gestione che sicuramente non ha avuto nessun interesse nel far sviluppare l’aeroscalo di Comiso. Ora caro Sen. Sallemi, è tempo di lasciare le chiacchiere da parte e passare all’azione cercando in tutti i modi di TOGLIERE la gestione all’attuale società creandone una nuova e competente che vada direttamente a trattare con le compagnie aeree in modo che CT vada a quel paese e speriamo che sindaci,associazioni di categoria e parlamentari trovino intenti comuni e iniziare una vera e propria battaglia!!!
È chiaro che le responsabilità vengono da lontano e non sono, niente affatto, attribuibile a questo governo politico. È altrettanto vero che i sindacati hanno rovinato lavoro e lavoratori. Non è faziosità, ma solo aspettative di difesa e sviluppo del tessuto sociale e dell”economia… senza asservimenti. Certo, dopo che abbiamo perso tutto è difficile ripristinare situazioni compromesse…. la traccia c’è ma manca la libertà di azione. Anche per la manovra più semplice, siamo sotto scacco e ricatto della UE, di tre Signore che hanno il solo obiettivo di assecondare gli interessi finanziari di banche e multinazionali. Ora, l”aeroscalo di Comiso è strategico .. serve grande capacità , per farlo rendere competitivo senza sottostare a interessi di parte.
Ho sentito di una simile proposta dell’onorevole Filippo Scerra M5s. Per una volta uniamo le forze e non lasciamo che queste rimangano belle intenzioni (vedi Siracusa – Gela) da ricordare nel futuro fino alle prossime eruzioni e/o incendi. Buon lavoro
Un incendio in un aeroporto?
Assurdo ed inaccettabile, una Sicilia nel caos per colpa di politiche fallimentari.
E se si fosse scatenato Big One?
Sarebbe bastato usare un po di Logistica: tutti i voli dirottati su Comiso con un efficiente collegamento con bus-navetta.
Certo in questo modo Comiso avrebbe dato dimostrazione di esserci.
Pertanto va bene così come è stato fatto.
Comiso concepita per far atterrare i B-52, C5, Antonov 125 ( ei fu ), non si devono fare atterrare gli alianti.
Tale e quale alla stessa politica di azzoppato Rg per far sì che le altre provincie la raggiungessero nello sviluppo.
Abbiamo prova con la camera di commercio di Rg, prima aggregata con Sr e Ct, poi con Tp.
Troppi interessi, e troppi soldi per non attirare i politici prezzolati e mafiosi.
Finalmente !!!
Parole. Parole, parole, questo sipario da teatrino lo aveva aperto Dalema molti anni fa, è sarà così sino alla chiusura totale.