Prosegue l’impegno della Polizia Provinciale per contrastare con ogni mezzo la deprecabile pratica delle“fumarole”, su direttiva data ad inizio stagione dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza.
Come è noto, la bruciatura indiscriminata dei rifiuti agricoli derivanti dalla dismissione delle serre a fine della stagione produttiva, che interessa tutto l’arco di costa compreso tra Marina di Acate sino ai Pantani Longarini in territorio di Ispica, crea un forte impatto e nocumento per l’ambiente e per la salute umana. La combustione di notevoli masse di materiale organico frammisto, spesso, a rottami plastici libera in aria sostanze tossiche nocive per l’uomo per di più in un periodo, quello estivo, che vede aumentata la presenza umana e turistica in tutta la zona balneare. Un danno enorme le cui cause vanno assolutamente combattute.
A tal proposito, i controlli mirati, disposti dal Comandante Raffaele Falconieri e coordinati dall’Isp. Sup. Antonio Terribile, responsabile del Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale di Ragusa, hanno portato già alla identificazione e denuncia, in stato di libertà, di 18 titolari di aziende agricole per le ipotesi di reato previste nel Testo Unico Ambientale.
Gli illeciti ambientali hanno interessato i territori di Acate (C.de Dirillo-Macconi, Canalotti e Bosco Rinelli), di Ragusa (C.de Finocchiara, Eredità, Buttarella e Palamentana), Vittoria (C.de Sughero Torto, Alcerito, Gerbia e Macconi), di Scicli (C.da Cancellieri) e Santa Croce Camerina.
Altri 10 titolari di aziende agricole, operanti tutte nel territorio ipparino, che avevano di recente dismesso gli impianti serricoli, sono stati formalmente diffidati a non procedere all’abbandono o all’abbruciamento dei rifiuti prodotti ed a smaltirli nei modi di legge.
- 14 Ottobre 2024 -