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Bilancio proposto dalla Giunta. Siggia(Iv Vittoria) dice no

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Dopo che è stata trasmessa la proposta di bilancio approvata dalla Giunta comunale per l’esame del Consiglio comunale e dopo che da una prima lettura della stessa e dei suoi allegati è balzata agli occhi una incongruenza, quella del fondo rischi contenzioso, che pare derivare da erronee relazioni del dirigente il settore Patrocinio e Contenzioso, la consigliera comunale di Italia Viva, Sara Siggia, anche in rappresentanza del Collettivo per una Vittoria democratica, spiega perché ha votato no allo strumento finanziario. “Tale previsione del fondo – sottolinea Siggia – risulta importantissima al fine di evitare squilibri al bilancio. Per quel che abbiamo verificato, appare essere del tutto sottodimensionata rispetto alle reali vicende che riguardano il contenzioso complessivo dell’ente e in totale contrasto finanche con le dichiarazioni rilasciate sulla stampa e sui social dal sindaco o risultanti dagli atti amministrativi pubblicati all’albo pretorio”.
Siggia spiega le motivazioni. “E’ infatti notorio – dice – che l’ente ha un contenzioso che lo espone a rischi per molte decine di milioni di euro e che, tanto per citare pochi esempi di incongruenze palesi, il sindaco ha recentemente detto e scritto che solo per le mattonelle dissestate della piazza principale l’ente ha ricevuto oltre cento cause per lesioni. Sono state censite queste controversie e inserite nella relazione dell’ufficio contenzioso? Se sì, quali somme il dirigente ha richiesto di accantonare? Sempre il sindaco, dal mese di agosto e fino a pochi giorni fa, ha dichiarato che sussiste una sentenza per la quale il Comune è stato condannato a risarcire oltre 850.000 euro per una vittima della strada. Ancora più recentemente ha dichiarato che il bilancio era stato “ipotecato” con un pignoramento di 1.200.000 euro. Tale sola sentenza, se non è stato già assunto il debito fuori bilancio ed in Consiglio ciò non è stato ad oggi deliberato, assorbirebbe la previsione del fondo per il corrente anno. Quindi la previsione o la relazione sul punto si appalesa errata e in contrasto con quanto dichiarato dallo stesso sindaco. Peraltro, nel merito si segnala la evidente e crassa violazione di legge per non avere avviato la procedura di riconoscimento di debito fuori bilancio alla data della sentenza di primo grado di condanna (a detta del sindaco già dall’agosto 2022) e per aver fatto decorrere il termine di legge per l’adempimento con conseguenti gravi danni erariali per l’ente. Come mai il dirigente Avvocatura o Affari generali non hanno posto in essere gli atti conseguenziali e relazionato ai fini del bilancio e del fondo rischi?”.
Aggiunge ancora la consigliera Siggia: “Sul sito internet del Comune abbiamo vista pubblicata la delibera che incarica un legale esterno per un contenzioso con Banca Sistema per debiti da somministrazione elettrica di circa 5 milioni di euro. Come è stato classificato in relazione da parte dell’Avvocatura il rischio di tale contenzioso e quali somme sono state indicate da accantonare per il fondo? Anche in questo caso, ci sembra che il rispetto delle deliberazioni della Corte dei Conti in materia avrebbe imposto un fondo contenzioso nettamente più cospicuo. Infatti, il sindaco ha propagandato per giustificare la delibera sulle zone bianche che sussistono svariati ricorsi al Tar sulla materia: come sono stati qualificati i rischi economici di tali contenziosi? Si ha notizia di molteplici ulteriori diffide legali, di un contenzioso di oltre 3 milioni di euro transatto con altra cessionaria di crediti da somministrazione energia elettrica, di cui non vi è traccia di relazione da parte dell’ufficio contenzioso e di cui non si evince una seria valutazione ai fini dell’accantonamento nel fondo. In ogni seduta di Giunta, vi sono in media almeno due delibere di contenzioso con relative richieste risarcitorie. E’ facile presumere che solo con questa amministrazione siano stati avviati dunque centinaia di contenziosi e di questi non vi è traccia di previsione nelle probabili passività. Le predette vertenze sono solo degli sparuti esempi rispetto al mare magnum di un contenzioso comunale, per cui appare evidente e chiaro che il relativo fondo è gravemente sottodimensionato e che ciò non può che essere frutto di una non adeguata ed insufficiente o non veritiera relazione da parte dell’Ufficio contenzioso e di una mancata verifica dei dettami della Corte dei Conti (deliberazione n. 112/2020 tra le tante) dello stesso ufficio e dei suoi legali esterni, ai quali probabilmente non è stato nemmeno richiesto di relazionare “ai fini della classificazione delle passività potenziali tra “probabili”, “possibili” e da “evento remoto” (Corte dei Conti Lazio delib. 112/20). Anche sulla stampa sono apparsi rilievi critici in tal senso. Il bilancio è stato presentato nel mese di marzo ed essendo stato esitato nelle ultime ore vi era tutto il tempo per il dirigente del Contenzioso di relazionare ulteriormente e di recuperare i vizi sopra descritti anche in questo caso osservando i dettami della Corte dei Conti, non limitandosi alle relazioni precedenti ma procedendo “ad una costante ricognizione ed all’aggiornamento del contenzioso formatosi per attestare la congruità degli accantonamenti, che deve essere verificata dall’organo di revisione”. Ecco perché invitiamo il segretario generale e il collegio dei revisori dei conti a verificare e riscontrare quanto rilevato e contestato, a richiedere o, se sussistente, ad allegare al bilancio la relazione aggiornata alla data di proposta dello schema di bilancio proveniente dall’Ufficio patrocinio e contenzioso, fornendone copia al Consiglio comunale. In particolare, si invitano i revisori dei conti a verificare sostanzialmente in merito alla congruenza e veridicità del fondo contenzioso e delle relazioni sottostanti e a formulare parere espresso e motivato in ordine ai presenti rilievi e non meramente appoggiandosi ai dati formali e parziali forniti dall’ufficio contenzioso (essendo evidente, in merito a quanto rilevato, che siano tali dati incongrui). Invitiamo, altresì, il segretario generale alla verifica e controllo dell’intero procedimento e ad esprimere parere di legalità in merito a quanto denunciato e comunque ad inviare alla Corte dei conti gli espressi rilievi. Ecco perché ho dichiarato espressamente, e poi attuato, il voto negativo su un tale tipo di proposta di bilancio”.

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