
“Se non lo facciamo noi, chi lo farà? Accogliere è nel dna della nostra associazione.” Questo raccontano Giorgio Carpenzano e Nicoletta Tringale, capi scout, rispettivamente incaricato GPN e responsabile della Zona Netina, mentre ripercorrono l’esperienza di corridoio umanitario che ha portato il gruppo Modica 1, tramite il settore GPN Sicilia e Operazione Colomba, ad accogliere una famiglia siriana sfollata di guerra, bloccata da 8 anni in un campo profughi del Libano.
Una storia di scautismo, collaborazione tra associazioni ecclesiali e realtà civili, ma soprattutto grande umanità unita a competenza e coraggio.
Il gruppo insieme ai rifugiati e alla rete di accoglienza protagonista di questa buona notizia hanno incontrato Papa Francesco. Pronti a servire, sempre.
2 commenti su “Scout. Modica 1 e l’accoglienza di una famiglia siriana”
Ottimo. Nel frattempo le tre famiglie modicane vittime di un incendio continuano ad essere ospitate da amici. Completamente dimenticate dalle istituzioni. Perché la solidarietà vale di più per gli stranieri. Adesso aspetto l’intellettuale di turno che mi darà del fascista.
Tutto ostentazione di buonismo…. esportazione di bontà. Tutti a prodigarsi per dare il massimo dell’accoglienza a profughi di ogni genere, per farli sentire nei loro agi. Invece al cittadino in serie difficoltà basta
una busta di viveri, essenziale, e qualche buono di pietà del Comune o della parrocchia…. certo c”è congiuntura e di più non si può…. il comune è in debito. Meno male che c”è la solidarietà degli amici ad alleviare i disagi. È vergognosa la mancanza di un piano emergenziale per le famiglie in difficoltà…. eppure non credo manchino le soluzioni