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Bilancio Ragusa, PD: “Cassì ha preferito garantirsi nuova coalizione al bene della città”

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È duro il commento del Partito Democratico cittadino sullo strumento finanziario approvato l’altra sera al Consiglio comunale di Ragusa. “Una lunga maratona che non ha mai visto la presenza in aula del primo cittadino, stile imparato forse dall’ex presidente Musumeci”, commenta il segretario cittadino del PD, Peppe Calabrese, che aggiunge: “Sicuramente era impegnato nelle sue stanze a cercare di mettere su una nuova maggioranza, come abbiamo avuto modo di vedere durante tutti i lavori”.

“Un bilancio di previsione miope e solipsistica – dichiara ancora Calabrese – che porta con sé una grossa novità: l’aumento dei costi di raccolta e conferimento dei rifiuti per circa un milione e 900mila euro che, inevitabilmente, ricadranno in futuro nelle tasche dei ragusani. La quasi totalità degli emendamenti presentati dall’opposizione sono stati bocciati, il nostro capogruppo Mario Chiavola, con il quale mi complimento per il lavoro svolto, ha incassato solo l’impegno di spesa di 80mila euro per per la pubblica illuminazione nel quartiere di San Giacomo. Tutti gli emendamenti che rispondevano alle esigenze delle famiglie ragusane sono stati ignorati. Un bilancio di previsione frutto di scelte che non guardano al futuro e al benessere dei cittadini ragusani, ma al futuro elettorale del sindaco Cassì che, con l’approvazione di qualche emendamento mancia, si è garantito una nuova maggioranza con il sostegno di cuffariani e lombardiani. Avremmo preferito di gran lunga maggiore attenzione per le famiglie in difficoltà, ad esempio c’era un nostro emendamento che innalzava la soglia di esenzione TARI a 6mila euro. Neanche un euro per le aziende agricole, né per lo sviluppo economico, né per affrontare la questione della crisi idrica in quelle zone che non sono raggiunte dall’acquedotto, niente per le periferie e le zone a monte di Marina di Ragusa. Un’amministrazione che aveva promesso attenzione per le contrade e che, in cinque anni, non è riuscita a mantenere l’impegno né per le reti idrica e fognaria né per qualsivoglia altro intervento di miglioramento della qualità della vita in quelle zone. Insomma – conclude Calabrese – questo bilancio di previsione è frutto della indifferenza che caratterizza l’azione amministrativa di Cassì: la città apra gli occhi”.

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