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Modica, il ladro scarcerato. “Questa non è giustizia”

Tempo di lettura: 2 minuti
“Questa non è giustizia”. E’ il senso del post che una delle vittime del 22enne marocchino arrestato a Modica da polizia e carabinieri domenica sera e rimesso in libertà del magistrato (dopo la convalida) senza nessuna restrizione, a parte il daspo urbano.
Chiaro e anche amaro il post pubblicato su Facebook da una vittima.
“Circa due mesi fa la mia attività commerciale ha subito il primo furto. Da quel giorno è stato un susseguirsi di episodi simili nei miei confronti e nei confronti di tante altre decine di colleghi! Da quel giorno ci siamo impegnati tutti, cittadini, commercianti e forze dell’ordine per porre fine a questo scempio! Domenica sera ricevo una chiamata  perchè stavano per tentare l’ennesimo furto nei miei confronti. Mi precipito sul posto e con l’aiuto di un altro commerciante riusciamo a consegnare alle forze dell’ordine l’autore. Dopo aver passato la domenica sera in commissariato, mi informano che martedì mattino  ci sarebbe stato il processo per direttissima e che dovevamo essere presenti come testimoni. Lasciamo, quindi, le nostre attività commerciali e come da loro richiesta ci rechiamo al tribunale di Ragusa. Dopo un’ora di udienza, ci sentiamo dire che non ci sarà nessuna punizione per questo individuo e che potrà tornare a fare ciò che vuole, essendo praticamente a piede libero. Noi come commercianti e come cittadini non ci sentiamo più protetti da nessuno, abbiamo paura di lasciare le nostre attività, abbiamo paura a lasciare oggetti all’interno. Questa non è giustizia, questo ci fa più male di ogni furto subito.
Parlo io a nome di tutti i commercianti che in questi mesi hanno affrontato notti per paura di lasciare i propri beni, a costo di togliere tempo a se stessi e alle proprie famiglie” .
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9 commenti su “Modica, il ladro scarcerato. “Questa non è giustizia””

  1. Fellone di Gheuda

    A questo punto i comuni cittadini dovrebbero stringersi attorno ai propri commercianti, nei modi che essi soli dovrebbero ritenere opportuni.

  2. Purtroppo questa è la Giustizia italiana di certi Magistrati8non tutti) che invece di applicare la legge,la interrpetano a modo loro

  3. Intanto grazie per aver precisato che non sono stati polizia e carabinieri a prendere il personaggio, come scritto nel precedente articolo, ma privati cittadini.
    Prossimo giro si è capito, senza se e senza ma, che in casi analoghi bisogna prelevare l’autore della malefatta ed accompagnarlo di peso al centro della strada, giusto per essere sicuri che, se mai dovesse rimanere lì, qualcuno prima o poi lo noterà

  4. La cosa che più mi suscita rabbia, è che se fosse stato un italiano sarebbe in carcere o avrebbe avuto la sua giusta punizione. Come tanti altri reati che vede l’italiano giudicato e il clandestino rimesso in libertà e libero di continuare nei suoi intenti.
    Essendo un “immigrato”, non lo possiamo incarcerare in quanto intoccabile, un intoccabile ai giorni nostri è sacro e la tanto amata giustizia fa il suo corso come imposto o come da sistema consolidato. Questa è un altra quotidianietà a cui ci dobbiamo abituare e pergiunta non essere dei bigotti razzisti.
    A questo punto, non ci resta che ritornare al far west e ognuno si fa giustizia da se. Io sono di questo avviso, poi se la tanto amata legge o giustizia mi condanna per avermi fatto giustizia da solo, non mi frega niente, tanto li manderei a fare in cu… ai magistrati e alle loro leggi. Mi spiace se parlo cosi, ma questa società che sta venendo fuori, non promette nulla di buono e quando la buona volontà delle forze dell’ordine che li acchiappano e poco dopo se li vedono in giro e gli sorridono pure in faccia, allora si fa quello che si deve. Poi tutti i moralisti e le persone perbene mi possono giudicare, tanto manderò a fare in cu… anche loro!

  5. Queste sono le leggi scritte negli anni dai nostri Ministri, sia di destra che di sinistra. Basti guardare la riforma Cartabia, senza una denuncia non si può perseguire un intruso, o uno scippatore ecc. Poi cercano i fiancheggiatori, oppure accusano i cittadini di connivenza. Poi un certo Ilardo nel 1995 gli dice dov’è Provenzano, gli dice vi ci porto io, lo denuncia, e i Ros non ci vanno. Poco dopo Ilardo viene assassinato. E Provenzano era proprio lì!! Però poi fanno commemorazioni, cerimonie, posa di fiori e teatrini vari. Tutta la mia solidarietà a questo esercente. Non siamo tutelati da nessuno!! Siamo solo numeri. E hanno il coraggio di chiedere consensi l’avevo scritto che veniva denunciato e subito rilasciato. Inoltre non avrebbe risarcito nessuno. Sono perseguibili solo i cittadini onesti. La legge protegge i disonesti.

  6. Non scrivo nulla, sono d’accordo con Gino, purtroppo. I cittadini devono ribellarsi, altrimenti come dice Gino sono conniventi con questa gente, oppure si vogliono vedere lo spettacolo così come fanno beatamente vedendo un “pagliaccio” che distrugge il palco di Sanremo impunemente. Credo che i pensieri di Gino possano essere condivisi, almeno da parte mia.

  7. deluso, forse è poco….. quindi ha il patentino di furto, daspo da una via va in un altra….
    Complimenti…..
    di poca entità : intanto doveva sentire tutti i truffati non è stato il bottino in se ma il danno fatto.
    non sono razzista, ma …. queste leggi mi stanno istigando.

  8. Fellone di Gheuda

    Smettiamola con il problema del razzismo! Da che il mondo è mondo, siamo tutti diversi ma uguali. Dobbiamo essere pratici e pragmatici , gli esercizi commerciali devono poter usufruire di pubblica sicurezza, punto e basta, i malfattori puniti o impossibilitati di reiterare i loro reati. Chi di dovere vocato e competente e non a guardare.

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