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L’Organizzazione internazionale per le migrazioni riferisce del ritrovamento nel deserto del Ciad dei corpi senza vita di 27 migranti, quattro dei quali minorenni. Lo ha fatto attraverso un comunicato, indicando che presumibilmente i migranti sono partiti da Moussoro nella regione di Barl El Gaze, stipati in un furgone. Non è esclusa la possibilità che il furgone si sia perso nell’attraversamento del deserto o che abbia subito danni meccanici che hanno causato la morte degli occupanti per mancanza d’acqua. “Siamo profondamente rattristati da questa ultima tragedia ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dei migranti”, ha dichiarato Anne Kathrin Schaefer, capo missione dell’OIM in Ciad. Una tragedia – ha aggiunto – verificatasi all’alba della Giornata internazionale dei migranti che dovrebbe suonare come campanello d’allarme per tutti noi e spronarci ad agire in modo più deciso per prevenire la morte di persone lungo pericolose rotte di migrazione irregolare”, ha continuato Schaefer. Il funzionario ha riferito che lo scorso giugno altri 20 cadaveri di ciadiani e libici sono stati ritrovati nel deserto libico, a Koufra, una cittadina situata vicino al confine tra i due Paesi nordafricani. “Senza accesso a informazioni affidabili e percorsi di migrazione sicuri, i migranti continueranno a intraprendere percorsi rischiosi attraverso il deserto profondo e pericoloso, con conseguenze tragiche”, ha affermato. Il Missing Migrants Project dell’OIM ha documentato la morte e la scomparsa di oltre 5.600 migranti nel deserto del Sahara dal 2014, con 149 morti finora nel 2022, dei quali 110 nel solo nel territorio ciadiano. L’OIM ritiene che il bilancio delle vittime sarà probabilmente più alto, poiché molti decessi di migranti non vengono registrati.