
“Si fa un gran parlare delle progettazioni del Comune di Ragusa, degli importanti programmi per il centro storico ma, come di consueto, quando ci sono criticità non si fa sfoggio di post sui social e di comunicati stampa”.
È il giudizio severo dei consiglieri comunali Alessandro Antoci e Antonio Tringali, del Movimento 5 Stelle.
Antoci avrebbe rilevato fastidiose criticità per i campetti dell’impianto di via delle Sirena, con il fondo che presenta strane conformazioni del terreno di gioco, tali da determinare il formarsi di pozzanghere la cui estensione non permette un ideale drenaggio delle acque meteoriche.
Già in estate, da foto sulla pagina facebook del sindaco, emergevano le prime pozzanghere.
Ma non si sa nulla dei rimedi da apportare, come nulla si sa del completamento dei lavori che riguardano la club house.
Problemi grossi, non meno importanti di quelli che si riscontrano nei locali, oggetto di recente riqualificazione, ancor in corso, della ex biblioteca di via Matteotti.
È il consigliere Tringali a fare il punto della situazione: “Al netto delle legittime rimostranze del personale dell’ufficio anagrafe che lamenta una scarsa condivisione delle scelte di spostare gli uffici dell’anagrafe in via Matteotti, la zona, ancorché non lontana da Palazzo dell’Aquila, presenterebbe una location non ideale per l’utenza che trova, negli attuali locali di corso Italia, le condizioni ideali, parcheggio e riparo nel vasto atrio del palazzo.
Di tutta evidenza sarebbe l’insufficienza dei locali destinati all’utenza, mediamente 50/100 persone negli orari di apertura, per non parlare dei giorni immediatamente precedenti a consultazioni elettorali che vedono punte anche di 2.000 persone
Di certo, è mancata una adeguata programmazione delle scelte e non c’è stata condivisione, come pure non si è tenuto conto di possibili soluzioni alternative quali lo sfruttamento del sottoutilizzato piano terreno di Palazzo INA, dove ci sarebbero, addirittura, condizioni migliori di quelle attuali.
In ogni caso, gli attuali locali dell’anagrafe di corso Italia necessitano di adeguata riqualificazione, soprattutto per modulare gli spazi in maniera più funzionale.”
“Ma, al netto di queste questioni – aggiunge ancora il consigliere Trinagli – sorge oggi una grossa criticità per i locali ripristinati di via Matteotti: come si può evincere dalla documentazione fotografica allegata, sembra che la progettazione non abbia tenuto conto delle possibili infiltrazioni di acque meteoriche e della possibile risalita di umidità, tenuto conto che la parte infondo dei locali è praticamente sottostante al piano stradale.
Al momento, infiltrazioni di acqua, con relativi allagamenti dei locali e umidità alle pareti, la fanno da padrone, fatto assai grave pare si sia deciso di porre rimedio all’emergere dell’umidità coprendo le pareti interessate con cartongesso, senza risolvere alla radice le problematiche.
Condizioni che sarebbero inaccettabili per il personale e anche per l’utenza, praticamente obbligati, rispettivamente, a lavorare e a frequentare locali malsani.
Sarebbero, forse, disattese due fondamentali normative sulla progettazione dei luoghi di lavoro, il decreto legislativo del 2008 numero 81, allegato IV che spiega tutti i requisiti dei luoghi di lavoro e il decreto legislativo numero 242 del ’96, con successive modifiche che riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
Fatti gravi, tenuti sotto silenzio, che richiedono risposte sollecite e chiare sugli interventi che sono d’obbligo, anche alla luce dei lavori di ripristino che risulterebbero gravemente vanificati dalla problematica”.