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Abbate. Famiglia e sport al centro: ritorno alle tradizioni

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Al centro della società siciliana dovrà esserci la famiglia, nucleo fondante della comunità, della nostra storia e della nostra cultura.
La famiglia, dichiara Ignazio Abbate, dovrà essere aiutata con misure che rafforzino quelle già adottate dallo scorso Governo regionale e con altre nuove che dovranno essere programmate con un piano strategico mirato all’incremento degli asili nido, alla creazione di una rete di asili nido fuori le mura, alla nascita di nuovi parchi ludico-ricreativi, rivolgendo particolare attenzione anche al ruolo, necessario ed indispensabile, delle parrocchie e delle loro attività oratoriali, quali comunità di assistenza e sostegno sociale ed economico alle famiglie bisognose e ai soggetti più deboli. Proponiamo, pertanto, di programmare un piano straordinario per abbattere i costi scolastici, in particolare, mensa e trasporto scolastico, garantendone la gratuità, dall’infanzia all’università, all’interno del territorio siciliano, evitando “l’emigrazione” degli studenti verso le città del nord Italia; adottare misure per il contrasto alla povertà educativa minorile, con azioni mirate al rafforzamento delle équipes socio-psico-pedagogiche, educative, domiciliari e territoriali, oltre alla diffusione capillare della metodologia P.I.P.P.I., interventi a supporto della genitorialità, integrazione dei servizi sociali con le agenzie scolastiche e formative; incentivare la formazione di nuovi nuclei familiari, attraverso il finanziamento per l’acquisto della prima casa, con particolari agevolazioni per chi sceglie di risiedere nei centri storici.
La comunità, inoltre, non può prescindere dallo sport, perché oltre il profilo sociale, assume importanza rilevante quello sportivo, in quanto per molti lo sport rappresenta una importante misura socio-pedagogica, soprattutto per i più piccoli. Oggi lo sport sostituisce ciò che ha rappresentato la “strada” per intere generazioni, assumendo anche la funzione sociale degli oratori negli anni del dopoguerra. Il mondo dello sport in Sicilia evidenzia diverse difficoltà, per lo più nella disponibilità di impianti sportivi idonei, di carenze di infrastrutture nei trasporti che, oltre a creare emarginazione territoriale, comportano costi non sempre sostenibili. Dovrà essere attuata una forte azione politica a livello regionale al fine di consentire agli atleti impegnati in ambito nazionale di poter usufruire della continuità territoriale come avviene per la Sardegna. Grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR, bisognerà dare al mondo dello sport strutture al passo con i tempi e di gestione compatibile con le potenzialità espresse dalle società sportive, sia attraverso la realizzazione di nuovi impianti, che con la ristrutturazione di quelli già esistenti, promuovendo una stretta collaborazione fra Regione e Federazioni Nazionali per la nascita di nuovi centri federali. È di fondamentale importanza l’istituzione di centri di assistenza alle società sportive (CAS), finalizzati alla nascita di centri di avviamento allo sport ubicati nel territorio regionale. Sarà strategico investire nella formazione della dirigenza sportiva, oggi ruolo che richiede conoscenze e competenze specifiche; a tal fine assume particolare rilevanza una convenzione con “sport e salute” per l’organizzazione di stage dedicati a tale attività.

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