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Monterosso. Lo storico Angelo Schembari parla dell’Addolorata

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Sulla festa di Maria Santissima Addolorata interessante è l’intervento dello studioso professore Angelo Schembari intervistato ieri per l’occasione. 

“ La devozione per L’Addolorata a Monterosso – afferma il professore Schembari – vanta radici antiche, già a partire dal XV secolo è attestata l’esistenza di un convento dei Carmelitani di Santa Maria dello Spasimo con annessa chiesa di Sant’Antonio.
Nel 1581 nel corso di una vista pastorale il vescovo annotò che nella chiesa di Sant’Antonio era custodita un’immagine della Pietà che con una vara si conduceva in processione il martedì di Pasqua. Nel 1643 Filippo IV, re di Spagna, in segno di fede, ordinò a tutte le città del Regno di Sicilia che in ognuna di essa si scegliesse un’immagine della “ Inveterata Gran Vergine Madre di Dio” si eleggesse come patrona ed in ogni domenica in Albis si portasse nella chiesa Madre dove per nove giorni si sarebbe celebrata una sontuosa festa con l’esposizione del ritratto del re. In seguito a questo ordine – continua Schembari – i giudici ed i giurati di Monterosso elessero “ Patrona, Avvocata, Difenditrice e Custode di Monterosso l’antichissima e devotissima immagine e statua di Santa Maria della Pietà custodita nella venerabile chiesa di Sant’Antonio ” a cui si aggiunse il titolo di Patrona principale. Il complesso religioso dei Carmelitani sorgeva nel luogo detto oggi di “Sant’Antonio il vecchio”, fuori le mura e venne distrutto dal sisma del 1693 quando già era chiuso per esigua rendita. La nuova chiesa di Sant’Antonio fu ricostruita sulle macerie della chiesa di S. Pietro. A distanza di quattro secoli il culto dell’Addolorata continua a tramandarsi, nei nomi, nelle tradizioni e nelle feste.
L’otto dicembre del 1988 la chiesa di Sant’Antonio fu eretta a Santuario dioceano dell’Addolorata dal vescovo Angelo Rizzo a conclusione dell’anno mariano. Il Martedì di Pasqua, la prima domenica dopo Pasqua (In Albis) – conclude lo storico
Schembari – il simulacro viene portato a spalla dai fedeli nell’antico luogo dove sorgeva la chiesa di Sant’Antonio; la terza domenica dopo Pasqua (festa degli Angeli) il simulacro viene portato al Cimitero per la benedizione dei defunti,per chiudere infine con i festeggiamenti della terza domenica di Settembre.

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